ESCLUSIVA PG – Grespigna: «C’è molto da fare nel Genoa, ma 777 Partners saprà valorizzarlo»

Il manager: «In Serie B occorre lavorare duro e migliorare ogni partita. Il vero vantaggio competitivo sono tifosi rossoblù»

Arciniegas, Wander e Blazquez Genoa 777 Partners Grespigna
In foto da sinistra Juan Arciniegas, Josh Wander e Andres Blazquez

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Risanamento, progetti, rilancio. Sono queste le tre parole chiave dei 777 Partners a un anno esatto dalla firma sul contratto di acquisto del Genoa dalla Fingiochi di Enrico Preziosi. Pianetagenoa1893.net ha chiesto a Marco Grespigna, imprenditore, investitore, advisor per numerose aziende e tifoso del Grifone, di tracciare un resoconto economico-finanziario e sportivo del gruppo americano.

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A un anno di distanza dall’acquisto del Genoa, qual è il bilancio per 777 Partners? 

«Se si parla di situazione societaria credo che sia molto migliorata anche se non possiamo avere riscontri numerici concreti per ora. Sicuramente gli esperti “finance” del gruppo sono a lavoro H24 per risanare bilanci e pianificare una crescita sostenibile. Dal punto di vista sportivo non si può dire che la situazione sia altrettanto in sicurezza. La discesa in Serie B è stato un colpo tanto per i tifosi quanto per la nuova proprietà. Ora al di là della speranza di tornare in A in un solo anno la dura realtà della categoria, che abbiamo già capito nelle prime giornate, richiede solo di lavorare duro e migliorare ogni partita. Il vero vantaggio competitivo lo abbiamo già, i tifosi rossoblù».

L’immissione di capitali freschi per circa 50 milioni nei mesi scorsi e il taglio della rosa possono essere considerati due punti di forza fondamentali?

«Sono passi di buon senso e comunque necessari per chi vuole riorganizzare una società che naviga in cattive acque e renderla sostenibile e nel medio termine attrattiva per futuri investitori. Non dimentichiamo che 777 ha come scopo d’impresa l’investimento finalizzato ad un congruo ritorno nel medio periodo».

Grespigna, la retrocessione in Serie B, può essere considerata un incidente per l’inesperienza iniziale?

«La Serie B è conseguenza degli ultimi anni di gestione inadeguata della società e del parco giocatori da parte del gruppo dirigente. Eravamo già in B da metà campionato scorso. Certo non ci ha aiutato la fortuna nella fase finale del campionato a partire dalla performance in panchina di Shevchenko. Dire che non era la scelta giusta a posteriori è troppo facile».

Si parla di possibili nuove collocazioni delle sedi di allenamento per il settore giovanile e femminile: i proprietari del Grifone guardano al futuro per costruire talenti in casa?

«Torno al tema della società che ha investito nel Genoa per ottenerne un ritorno futuro. In questo senso la prima regola è investire per creare il valore, nel medio termine, che attragga investitori adeguati. Pensiamo al Milan in grande difficoltà di qualche anno fa e ora passato già di mano due volte con una creazione di valore societario eccezionale e, buon per loro, anche sportivo».

Cosa resta ancora da fare?

«Tantissimo! Sia dal punto di vista societario perché le dichiarazioni e i piani sui documenti programmatici sono una cosa e l’esecuzione nei tempi e con i costi pianificati è tutta un’altra cosa. Ne so qualcosa avendo lavorato come amministratore in grandi aziende di proprietà di Fondi».

Il Genoa Woman è in Serie B: obiettivo salvezza o anche qualcosa in più?

«Conosco bene mister Oneto, lo staff e soprattutto le ragazze, grazie alla sponsorizzazione della squadra iniziata lo scorso anno con Welcare, la società di cui sono socio e membro del cda. Magari dichiarano di voler guadagnare una meritata salvezza ma sono certo che dentro di loro partono per vincerle tutte sostenute da uno spirito di squadra unico! Auguro a tutte loro un super campionato continuando a giocare con la passione e la dedizione mostrata fino ad oggi».

Grespigna Genoa Zentiva
Marco Grespigna, socio e membro del cda di Welcare Industries e tifoso del Genoa
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