E Santoriello disse: «Da quando la Juve perse a Madrid iniziarono gli scambi di calciatori con Genoa e Samp»

Il pm della Procura di Torino, però, sbaglia le coordinate temporali

Santoriello
Il cattedra il dottor Ciro Santoriello (screen tratto da un video YouTube di Ordine dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili di Torino)

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Continua a tenere banco la tempesta mediatica attorno a Ciro Santoriello, magistrato della Procura di Torino che in un convegno di diritto penale-sportivo del 2019, dunque in pubblico benché non in esercizio delle sue funzioni, si dichiarò senza mezzi termini «come pubblico ministero sono anti juventino, contro i latrocini in campo, eppure mi è toccato scrivere archiviazioni». Sempre nello stesso evento il dottor Santoriello, attualmente uno dei tre pm della Procura di Torino che stanno indagando sulle plusvalenze del club bianconero e sulle due “manovre stipendi”, ha anche aggiunto: «Non è un bilancio falso (quello della Juve, ndr) ma sul punto delle plusvalenze non si deve scherzare, sulle problematiche che aprono soprattutto quando si è società quotata. Bisognerebbe evitare di cominciare a scambiarsi campioncini in erba con il Genoa il giorno dopo che si è perso 2-0 a Madrid contro l’Atletico e la Borsa ti ha penalizzato del 30%. Sarà un caso ma da quel giorno vengono fatti scambi con giocatori di Sampdoria e Genoa mai sentiti e mai visti».

Tuttavia, e soltanto a titolo meramente esemplificativo, duole constatare che il riscatto di Sturaro da parte del Genoa – una delle operazioni ventilate dal dottor Santoriello e che nulla hanno a che vedere con il deferimento per le compravendite di Portanova, Petrelli e Rovella per cui il Genoa è stato deferito e definitivamente prosciolto – fu comunicata il 6 febbraio, ossia prima della partita contro l’Atletico Madrid.

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