È arrivato il primo “dono” per il Genoa col Sassuolo: ne arriverà un altro con l’Inter?

Finalmente una partita in trasferta che è andata tutta per il verso giusto: Gudmundsson ed Ekuban hanno segnato, cambi che funzionano tutti, una vittoria giusta

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Ci voleva proprio un miracolo sotto l’albero e il piccolo “Gesù bambino” Ekuban che portasse la felicità nella grande famiglia rossoblù. È stato proprio un simpatico colored a dare una infinita gioia natalizia e far trascorrere le feste in allegria a tutto il mondo Genoa. Ci voleva proprio a Natale (e non succedeva da tempo) che il periodo festivo coincidesse con qualche buon risultato, in trasferta.

Finalmente una partita in trasferta che è andata tutta per il verso giusto: Gudmundsson ed Ekuban hanno segnato, cambi che funzionano tutti, una vittoria giusta senza recriminazioni, un rigore di cui non si ricordava più il nome. Non è stato un miracolo?

All’inizio in verità, non sembrava che andassero troppo bene le cose, perché nel primo tempo qualcosa non funzionava e soprattutto il grande regalo natalizio i genoani lo stavano offrendo, su un piatto d’argento ai rivali. Mai visto, nel Genoa che solitamente ha una forte difesa, una leggerezza simile che ha portato il Sassuolo in vantaggio. Tutti avanti a cercare un gol che non si riusciva a realizzare e una difesa completamente scoperta, così da farsi infilare come i ragazzini sui campi parrocchiali.

Sembrava un avvio natalizio per niente positivo.
Ma poi, ecco l’arrivo dei “re magi”: Gudmundsson, Frendrup, Malinovskyi e tutto il loro seguito. Il gioco è cambiato e il secondo tempo è stato assai dignitoso. Poi è arrivato un rigore finalmente meritato: nel senso che, si sa, i rigori te li danno se almeno entri nell’area avversaria.

E poi la “stella cometa” luminosa firmata da ekuban, solitamente “denigrato” come un ferro vecchio, uno che non “dà mai la palla”. Lui, fantastico nel suo amor proprio, ha sempre taciuto e lavorato sodo. E così ha cominciato a prendersi qualche rivincita, prima con la Juventus, offrendo la palla gol al suo amico Gud, poi col Sassuolo facendo un gol di primissima fattura, quel suo sinistro ci è sembrato quasi simile a quello di Gigi Riva. Non è parso anche a voi?

Tre punti importanti che portano la squadra alla sua collocazione di classifica che merita, cioè dignitosa e consona ai valori messi in campo. Anche se, in verità, nessuno (e tanto meno Gilardino) aveva mai pensato che la situazione fosse molto critica, forse qualcuno lo aveva temuto, ma non gli addetti ai lavori, visto che le famose “prestazioni” davano sufficienti garanzie.

Oggi finalmente si può dire chye il Genoa occupi la posizione che si merita e che può proseguire consapevole di aver acquisito quei valori assolutamente positivi per compiere qualsiasi tipo…di miracolo.

Già si sente nell’aria l’attesa per l’Inter (venerdì prossimo al Ferraris) e il pensiero corre alla Juve e a quel mezzo miracolo appunto. E visto che siamo ancora nel periodo festivo, chissà, penseranno in molti, che qualche altro “dono” arrivi sotto l’albero…

Vittorio Sirianni

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