Don Gallo, sei anni senza il prete degli emarginati

Genoano e amico sincero di Fabrizio De Andrè, fondò la Comunità di San Benedetto al Porto

Don Gallo Andrea Gallo
Don Andrea Gallo (da wikipedia)

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Sei anni fa ci lasciava Don Gallo. Amava definirsi «un prete dell’università della strada» per far capire che la sua missione era attiva per i luoghi della sua Genova. Ex partigiano con il nome di battaglia “Nan”, entrò nei salesiani di Varazze a vent’anni, nel 1948. Grande tifoso del Genoa e sincero amico di Fabrizio De André: «Tre testi sono la mia guida nella vita: la Bibbia, la Costituzione e le parole scritte e intonate da Faber».

Un inesauribile lottatore per il sociale che fondò la Comunità di San Benedetto al Porto: «Sto con i poveri e i reietti del pianeta, con gli scartati delle notti genovesi. Alle prostitute e ai trans che ogni tanto vengono a trovarmi non porgo subito l’eucaristia e non cerco di convertirli. Prediligo la strada del perdono e dico loro: stanotte, vuoi fermarti a parlare con me?» specificò una volta Don Gallo.

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