CRISCITO: «Non abbiamo iniziato benissimo, ma ci stiamo riprendendo»

Domenico Criscito, difensore del Genoa, è intervenuto ai microfoni di “A tutto Campo”, su Radio IES, in merito all’iniziativa benefica “Patto di Sangue” per promuovere la donazione. «Donare il sangue è importante – ha spiegato il giocatore – aiutare gli altri fa bene a tutti. A Genova è un’iniziativa che va avanti da tempo. Ho la fortuna di riuscire […]


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Domenico Criscito, difensore del Genoa, è intervenuto ai microfoni di “A tutto Campo”, su Radio IES, in merito all’iniziativa benefica “Patto di Sangue” per promuovere la donazione. «Donare il sangue è importante – ha spiegato il giocatore – aiutare gli altri fa bene a tutti. A Genova è un’iniziativa che va avanti da tempo. Ho la fortuna di riuscire a superare bene gli errori cercando sempre di migliorarmi. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, dalla famiglia al presidente Preziosi a tutti i miei compagni». 

Il giocatore ha proseguito: «Qui a Genoa sono cresciuto e sto benissimo, mia moglie è di qui così come i miei amici. Non abbiamo iniziato benissimo ma ci stiamo riprendendo. Genova è il posto ideale, un ambiente ottimo per far crescere un giovane. Abbiamo un presidente molto ambizioso e questo è un bene per l’intera società.  Il calcio è la mia passione fin da piccolo, ho sempre sognato di fare questo mestiere ma sappiamo bene che è difficile arrivare. Il consiglio che mi sento di dare ai giovani è di prenderlo come un gioco e un divertimento, ricordando sempre che gli studi però devono avere la precedenza».

Su Genoa-Roma

«L’inizio è stato devastante – racconta Criscito – correvano e lottavano su ogni pallone. Sullo 0-3 sinceramente pensavo che la partita fosse chiusa ma poi abbiamo segnato e da lì abbiamo ricominciato a crederci. Totti è sempre un grandissimo giocatore, un grande trascinatore che ha dei colpi unici. Francesco non è affatto finito, è un giocatore in grado di cambiare le partite come ha sempre fatto. Io sono di Napoli ma sono del parere che per un napoletano giocarci è difficile». 

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