Club Portuali Voltri: essere genoani al tempo del Coronavirus

Andrea Moresi spiega: «A inizio "quarantena" il Genoa di Nicola si è sbranato un piccolo Diavolo malconcio, dando un segnale chiarissimo a tutta la Serie A»

Portuali Voltri Genoa
Portuali Voltri (foto di Genoa CFC Tanopress)

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La pausa forzata da tutte le nostre abitudini, resasi necessaria per combattere il propagarsi del “Corona Virus”, ci sta rivoluzionando le giornate.
Le immagini ed i dati dei notiziari ce le stanno rattristando.
L’impossibilità di poter vivere in gruppo le nostre ore ci sta innervosendo sempre più.

Le attività economiche delle piccole/medie imprese sono già state messe in grandissima crisi dopo appena due settimane, mentre i grandi capitalisti cercano comunque di limitare le perdite portando avanti in modo improvvisato (e spesso rischioso per i propri dipendenti) i propri business.
Le scuole si inventano lezioni digitali che richiederebbero una praticità informatica che non è ancora caratteristica del nostro Paese.

Ed infine la Sanità, già al collasso nelle zone lombarde, rischia di andare fuori giri in tutta la nazione.
Questo fondamentale settore, ormai, si regge in piedi solo grazie al sacrificio dei suoi addetti, che chiamiamo “Eroi” come facciamo coi Pompieri durante le calamità, per poi dimenticarcene al primo Sanremo o al nuovo “scazzo” via Social tra qualche VIP.

In questo contesto così disperato diventa difficile riuscire a trovare conforto morale in qualcosa che ci diverta e che ci faccia distrarre per qualche ora.
Qualcuno si inventa dei “Flashmob” improvvisati, qualcun altro un po’ più creativo crea videoclip buffi che si propagano sui social nel giro di un attimo, per un attimo ci fanno sorridere, e sempre dopo un attimo ce li siamo già dimenticati.

Noi Genoani, che abbiamo nel cuore le sorti del Grifone, abbiamo goduto solo due ore quando ad inizio “quarantena”, a Milano, a porte vuote, il Genoa di Nicola si è sbranato un piccolo Diavolo malconcio, dando un segnale chiarissimo a tutta la Serie A: questo nuovo Grifone non retrocede!

E poi ecco arrivare lo Stop ai campionati, il rinvio degli Europei, i giocatori di tutte le leghe europee che cominciano a registrare tamponi positivi al Corona Virus.

Ed ora, anzi, ed allora cosa succederà?

Beh, di sicuro la popolazione mondiale non verrà sterminata, perché per fortuna le guarigioni son più dei decessi.
E poi non siamo in guerra, perché in guerra non si sta a casa con le famiglie, col WiFi e con Netflix a disposizione.

Tutto prima o poi ripartirà, ma di certo sarà tutto diverso.
Compreso il calcio.

Ad oggi, le decisioni prese dalla UEFA in Europa e dalla Federcalcio in Italia prevedono goffi tentativi di ricominciare entro maggio i campionati dal punto esatto in cui si erano fermati, cercando soprattutto di non annullare le stagioni interrotte.
Ma come può un Ente che gestisce il mondo del pallone stabilire quando terminerà l’Emergenza Coronavirus, visto che sinora non sono in grado di dare una data probabile sia gli scienziati che i governi?

Ed ancora, ammettendo pure che possano ricominciare i campionati, sarà comunque necessario prevedere che i calciatori inizino nuovamente una preparazione fisica con un congruo anticipo rispetto alla ripresa delle partite: la Serie A ha ancora quindici gare da disputare, il che significherebbe una serie di partite a raffica per non oltrepassare i limiti contrattuali dei tesserati e le loro relative scadenze canoniche di giugno.

Io penso che, nonostante le opposizioni di Preziosi e di Agnelli, molto probabilmente la stagione “regolare” sarà bruscamente interrotta allo stato attuale delle cose per poi andare a concluderla attraverso i Play Off.
Con questa possibile eventualità si potrebbe assegnare lo scudetto persino all’Atalanta, o veder retrocedere in Serie B Torino, Fiorentina e Bologna, tanto per fare dei nomi a caso.

Il Genoa in una situazione del genere avrebbe molto più da perdere che da guadagnare, perché la scalata effettuata dal Grifone da quando è arrivato Nicola stava facendo risalire rapidamente la nostra squadra, mentre coi Play Off la stagione si giocherebbe in poche partite, in cui gli episodi sono più importanti rispetto ai valori effettivi delle squadre.

Ma ad avere più problemi potrebbero essere le squadre tranquille, quelle che prima dell’interruzione avevano meno motivazioni e pressioni emotive rispetto a chi era in piena zona retrocessione, e che quindi alla ripresa potrebbero essere impreparate di fronte a tale nuova situazione.

L’unica cosa certa è che il Corona Virus ha resettato tutto il sistema globale, calcio compreso.
E che domani tutto sarà diverso, pertanto prima lo capiamo e prima accetteremo gli inevitabili cambiamenti, calcio compreso.

E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!
Alè Genoa!

Andrea Moresi – Genoa Club Portuali Voltri

(Riceviamo e pubblichiamo)

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