Charpentier cresce nel Frosinone di Grosso: quattro gol in dieci partite

L'attaccante ha superato il Covid e un'operazione al legamento crociato

Charpentier Genoa
Charpentier nel ritiro a Neustift 2021 (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Frosinone è il luogo più adatto per la crescita di Gabriel Charpentier, attaccante di proprietà del Genoa, ingaggiato nel 2020 dall’Avellino per 1,5 milioni di euro nonostante un crociato rotto. Charpentier è francese ma nato nel 1999 in Congo, a Pointe-Noire, dove suo padre possedeva delle aziende agricole e degli animali: esordisce calcisticamente nell’Issy-les-Moulineaux, poi passa al Nantes dopo aver segnato venti gol in un girone e vive da vicino la tragedia aerea di Emiliano Sala. Gabriel affronta un’esperienza formativa in Lettonia, racconta a gianlucadimarzio.com: nello Spartaks Jurmala incontra Nunzio Zavettieri che al termine della stagione gli consiglia l’Italia, e si aprono le porte dell’Avellino.

Il Genoa lo nota e nello sfortunato 2020 lo presta in Serie B prima alla Reggina e poi all’Ascoli dove gioca poco: «Dopo il mio infortunio al crociato è stata dura perché ho avuto anche il Covid per un mese, poi sono tornato in campo con la Reggina e alla prima partita contro Lecce ho avuto altri problemi muscolari. Sono tornato in Francia per operarmi, tutta la mia famiglia, la mia ragazza, il mio agente sono venuto a trovarmi per darmi forza e sono ripartito da zero». Ha svolto parte del ritiro estivo a Neustift con il Genoa di Ballardini prima di finire a titolo temporaneo – con riscatto e contro riscatto a favore del Grifone – al Frosinone: quattro gol in dieci partite, tre volte a segno nelle ultime tre partite. Esulta come l’idolo Benzema, tifa Real Madrid, ma il suo soprannome è “Generale”: «Un mio amico mi chiama così perché dice che so quello che voglio».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.