Caso Bisseck-Strootman, Gervasoni (Dazn): «L’arbitro doveva essere richiamato e penso che avrebbe annullato la rete di Aranutovic»

«La spinta a due mani richiede sempre un check» ha commentato l'assistente del designatore Rocchi

Bisseck Strootman Genoa-Inter
La spinta di Bisseck su Strrootman (immagine Sky Sport)

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«La spinta a due mani richiede sempre un check». Su Dazn, durante il programma “Open Var” su DAZN, Andrea Gervasoni, ex arbitro e assistente del designatore Gianluca Rocchi, è tornato sull’episodio contestato di Genoa-Inter del 29 dicembre scorso: la spinta in area di rigore rossoblù del nerazzurro Bisseck su Strootman. L’episodio, accaduto al 42′ e non rilevato dall’arbitro Doveri e dagli addetti al Var, avrebbe viziato il successivo gol per gli ospiti di Arnautovic: la gara è terminata 1-1, con il pareggio di Gudmundsson.

Nel corso del programma, sono stati riproposte tutte le affermazioni degli uomini al VAR: «Occhi su Bisseck. Possibile fallo, possibile mano, possibile fuorigioco. Partiamo dal fallo laterale, fammi vedere questa situazione. Fammi rivedere la possibile spinta. Dammi un’altra camera, dammi l’angolo basso. Torna indietro, rallenta. No, ok questo no. Vediamo lo stop di petto se c’è fallo di mano. La mano non c’è. Vediamo se c’è un fuorigioco. Goal corretto, puoi riprendere il gioco».

Gervasoni ha commentato così tutta la dinamica dell’azione: «Porto come esempio un episodio simile: Verona-Lazio ed il goal annullato a Casale per una spinta. La spinta a due mani è punibile. A Genova Irrati ha ritenuto che fosse di leggera entità. Come commissione abbiamo ritenuto che in caso di una spinta a due mani il VAR deve richiamare. In un’occasione come questa l’arbitro deve essere richiamato e penso che avrebbe annullato la rete. La bravura di Irrati è nel valutare live le situazioni e la spinta è stata considerata minore rispetto a quella di Verona-Lazio, ma doveva esserci il check dell’arbitro».

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