Calcioscommesse, deferimenti: Samp nell’occhio del ciclone, il Genoa non c’è

Resa nota questa mattina la prima tranche dei deferimenti emessi dalla Procura della Figc nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse nel calcio relativa ai filoni di indagini delle Procure della Repubblica di Cremona e Bari. Il procuratore Palazzi ha deferito alla Commissione Disciplinare 13 società e 44 tesserati. Non compare il Genoa, la cui posizione per la […]


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Resa nota questa mattina la prima tranche dei deferimenti emessi dalla Procura della Figc nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse nel calcio relativa ai filoni di indagini delle Procure della Repubblica di Cremona e Bari. Il procuratore Palazzi ha deferito alla Commissione Disciplinare 13 società e 44 tesserati. Non compare il Genoa, la cui posizione per la gara Lazio-Genoa sarà decisa a settembre.Tra le società rischiano grosso (retrocessione?) il Lecce e il Grosseto deferite per responsabilità diretta mentre le altre sono state deferite per responsabilità oggettiva o presunta. Si tratta di: Ancona, Siena, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe, Udinese, Bologna, Portogruaro, Bari e Sampdoria. Quest’ultima in particolare è nel mirino per la partita di Bari dell’aprile 2011 per la quale sono stati deferiti anche i giocatori Masiello, Rossi, Bentivoglio e Parisi (all’epoca nel Bari), Carobbio e Stellini (all’epoca rispettivamente giocatore e collaboratore tecnico del Siena) e Guberti (all’epoca giocatore della Samp). Le sentenze della Commissione disciplinare arriveranno nel giro di 3-4 giorni. 

Scendendo nel dettaglio, la Sampdoria, si legge nel provvedimento, è stata deferita “a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 4, e dell’art. 4, comma 2, C.G.S. in ordine agli addebiti contestati al proprio tesserato Stefano GUBERTI in relazione alla gara BARI – SAMPDORIA del 23.4.2012, nonché a titolo di responsabilità presunta, ai sensi dell’art. 4, comma 5, C.G.S., per l’illecito sportivo commesso a proprio vantaggio dai tesserati del Bari”. 

Come detto a rischiare di più sono le società deferite per responsabilità diretta, le altre rischiano penalizzazioni in classifica anche piuttosto pesanti come il Siena coinvolto in diverse partite. A proposito di Siena, l’allenatore della Juventus, Antonio Conte (all’epoca dei fatti sulla panchina dei toscani) è stato deferito per omessa denuncia. In caso di patteggiamento, hanno dichiarato i suoi avvocati, rischia al massimo una squalifica di alcuni mesi. 

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