Il mondo del calcio è in lutto: Carlo Mazzone è deceduto oggi ad Ascoli Piceno. Era nato a Roma nel 1937 ed era conosciuto con il soprannome di Sor Carletto o Sor Magara per via del caratteristico e spiccato accento romanesco. Deteneva il record di partite allenate in Serie A, con 792 panchine ufficiali (797 considerando 5 spareggi). Inoltre, ha allenato ininterrottamente per circa 38 anni e ha stabilito il record di panchine nella storia del calcio italiano, con 1.278 panchine ufficiali. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. La sua carriera iniziò all’Ascoli dove rimase dal 1968 al 1975, conquistando due promozioni in tre anni e portando la squadra dalla Serie C fino in A. Nel campionato 1974-1975 ottenne la prima di molte salvezze sempre in Serie A. Vinse la Coppa di Lega Anglo Inglese con la Fiorentina: è stato anche sulle panchine di Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia e Livorno.
Di lui si ricordano due episodi. Quando era alla guida del Brescia fece la famosa corsa sotto la curva atalantina nel derby Lombardo del 30 settembre 2001, polemizzando con i tifosi bergamaschi dopo il pareggio conquistato allo scadere. Sempre al Brescia, Mazzone cambiò ruolo a Pirlo (diventato poi campione del mondo nel 2006), da da mezza punta a regista di centrocampo, perché chiuso in avanti da Baggio. Durante il suo periodo alla Roma, dal 1993 al 1996 con un settimo posto e due quinti posti, lanciò in prima squadra Francesco Totti, un altro campione del nostro calcio.
Mazzone ha avuto sempre una grande simpatia per il Genoa, come ricorda questa pagina di tifosi rossoblù sui social.
