In una calda sera di fine estate del 7 settembre 1893 fu fondato il Genoa Cricket & Athletic Club. Quel giorno, nelle sale del consolato britannico, in pieno centro cittadino, s’incontrarono in un convegno gli inglesi Charles De Grave Seels, George Blake, D.G Fawcus, S. Green, W. Rilley, H.M Sandys, E. De Thierry e Jonathan Summerhill sr. accompagnato dal filglio, per ufficializzare un circolo che svolgeva attività sportive. Presente alla riunione anche Charles Alfred Payton, baronetto dell’Impero Britannico e Console Generale della regina Vittoria d’Inghilterra a Genova. Il sodalizio, che prese il nome di Genoa Cricket & Athletic Club, si propose come un gruppo sportivo per la pratica di diversi sport di tradizione anglosassone, come il cricket, la pallanuoto e il football. Durante la sua prima riunione, la neo società elesse De Grave Seels presidente, Summerhill senior vice presidente e Sir Payton patrono. Come terreno di gioco venne confermato quello della Piazza d’Armi di Sampierdarena, messo a disposizione già due anni prima dagli industriali scozzesi Wilson e McLaren. Tre anni dopo la fondazione della società, si unì al gruppo anche James Spensley, considerato il vero artefice della nascita del Genoa come club calcistico. Infatti Spensley si accorse presto del crescente interesse dei genovesi e degli italiani per il football e, nel 1899, propose il cambiamento di denominazione in Genoa Cricket & Football Club. Venne abbandonato anche il campo utilizzato gli anni precedenti per quello di Ponte Carrega (sobborgo situtato sulle rive del Bisagno) di solito utilizzato come pista velocipedistica dalla più antica società sportiva ligure, la Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo. Inoltre, Spensley si prodigò per l’inserimento nello statuto del club della regola che ammettesse l’ingresso anche a soci italiani, cosa che avvenne nel 1897. Il documento ufficiale di costituzione del Genoa Cricket & Football Club, un libro mastro a partita doppia con annessa la firma di Sir Payton, passò nel tempo di mano in mano per giungere agli eredi di Gianni Brera, giornalista e scrittore nonchè tifoso genoano, che lo ricevette da Toso, ex segretario della squadra rossoblu. Nel 2004 il documento originale è stato riconsegnato alla Società del Genoa in occasione della mostra ‘PallaMondo’ ed é attualmente eposto nel Museo della Storia del Genoa. Il documento è sicuramente tra gli scritti più antichi in circolazione riguardanti la fondazione di una società sportiva e calcistica.
Marco Oliveri
