Caro Direttore,
ho appena avuto notizia della rimozione della nostra bandiera dallo scoglio di Boccadasse. Che dire … che tristezza. Non tanto per la rimozione ‘tecnica’, quando per la ragione vera e non formale che lo ha determinato.
Premetto che io vidi la prima partita di calcio della mia vita, un derby di fine anni ’70, dalla gradinata dei “multicolori”, accompagnato da mio nonno tifoso di “quelli” che cercava di indottrinarmi. Non ho idea di come finì la partita, non mi accorsi manco un po’ di coloro che avevo a fianco, mentre fui ammaliato dalla gradinata che avevo di fronte…la gradinata nord del vecchio stadio, quella gradinata era come un unico informe animale urlante che mi segnò per la vita. Mai più messo piede nella gradinata di ‘quelli’.
Quel mio piccolo grande “nonno”, malgrado la fede calcistica, mi disse una volta una cosa sacrosanta. Le persone si dividono tra quelli che sono capaci di eccellere grazie al bello che sanno creare e quelli che cercano di eccellere distruggendo il bello che altri sanno creare. Parole sante che ben si addicono alla situazione che mi ha spinto a scrivere queste righe.
I tifosi “multicolors” che hanno fatto l’esposto se ne infischiano ovviamente delle leggi demaniali. Il fine era distruggere qualcosa che non avevano creato, senza aver creato nulla di bello. E’ la condizione umana tra le più tristi, per loro.
Non succederà, perché la sorte ha sempre colpito la nostra sponda, ma spero di tutto cuore che il prossimo campionato lo giochino con Pontedecimo e Molassana, con il massimo rispetto per queste due degnissime società. Un bagno di umiltà sortirà magari un effetto positivo sulla loro creatività, anche se quello che abbiamo fatto noi, non ultimo l’incendio di Corso Italia, non hanno assolutamente alcuna speranza di poterlo neppure immaginare.
Buona serata a tutti e tanti auguri per le prossime festività, che se tutto va bene la bandiera sullo scoglio ce la metto io pagando pure la multa!
Paolo Guidetti
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Buonasera,
che questa squallida storia dell’esposto in procura per la rimozione della bandiera del Genoa sullo scoglio di Boccadasse sia utile almeno per testimoniare una volta per tutte (nel caso ancora ce ne fosse bisogno) l’inesistenza della presunta sportività che da sempre contraddistinguerebbe i tifosi dell’altra sponda (come sono soliti autocelebrarsi).
Saluti
Stefano Lanata
