Bertolacci e Falque puntano l’Atalanta: «A Bergamo come contro il Torino»

Bagno di folla per Andrea Bertolacci e Iago Falque allo Slam Shop in via Ceccardi, nel centro pulsante dello shopping genovese. Una marea di foto, ancora più autografi e tanti abbracci dei tifosi per festeggiare i due giocatori del Genoa protagonisti dell’ultima vittoria in campionato e, soprattutto, di una stagione che sta facendo sognare l’intera […]


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Bagno di folla per Andrea Bertolacci e Iago Falque allo Slam Shop in via Ceccardi, nel centro pulsante dello shopping genovese. Una marea di foto, ancora più autografi e tanti abbracci dei tifosi per festeggiare i due giocatori del Genoa protagonisti dell’ultima vittoria in campionato e, soprattutto, di una stagione che sta facendo sognare l’intera piazza.

UNA SQUADRA FORTE – Dopo il roboante 5-1 sul Torino, i genoani si stanno mobilitando in massa per sostenere la squadra nella trasferta contro l’Atalanta: già 500 i tifosi hanno staccato un biglietto per Bergamo. «Il fatto che i tifosi ci seguano per noi importante, speriamo di poterli ripagare sul campo – ha esordito Bertolacci – La partita di domenica è importante perché nel frattempo verranno disputati degli scontri diretti, ma sappiamo che l’Atalanta è una squadra difficile da battere perché deve ancora conquistare la salvezza matematica. Non sarà facile, ma cercheremo di giocare come contro il Torino». Di sicuro, essere arrivati a questo punto con il Genoa resta una grande soddisfazione: «Forse al ritiro non l’avrei immaginato, ma a metà agosto con la rosa completa avevo detto che questa era una squadra forte. Poi siamo cresciuti tanto, se siamo arrivati fin qui il merito più grande è del gruppo». Un gruppo che a sua disposizione ha trovato nel cammino pedine del calibro di Tino Costa: «Tino è un giocatore importante, come tutti gli altri che compongono questo gruppo. La nostra forza è questa: ogni volta che qualcuno viene chiamato in causa, si fa trovare pronto».

IL VOLO DI FALQUE – E in questo gruppo ci sono anche dei singoli in grado di fare la differenza. Un po’ come Iago Falque che, con il suo mancino chirurgico, ha saputo dare quella marcia in più alla squadra di Gasperini, arrivando a vestire i panni del capo-cannoniere della squadra con 11 reti all’attivo. «Ad inizio stagione avevo fiducia, ma sicuramente non mi sarei mai aspettato di diventare il miglior marcatore. Le prime partite non ho avuto tanto spazio, dopo ho cominciato a giocare e ottenere la fiducia del mister. Ma l’importante è stare là in alto e giocare bene: i gol arrivano per questo, perché i compagni mi rendono più facile il mio lavoro. Qui ci sono dei grandi giocatori, ma per fortuna sto bene e sto facendo gol: capo-cannoniere o no, poco importa, l’importante è segnare. Il mio momento non è una rivincita, è un’allegria: penso solo al Genoa, il passato non conta». Per Falque, infatti, conta il futuro, a partire dalla trasferta di Bergamo: «Ci aspetta una partita difficile, loro hanno bisogno di un punto per salvarsi, noi di tre per continuare a sognare». A ostacolare la corsa del Genoa verso l’Europa ci sarà un ex rossoblù fresco fresco, Mauricio Pinilla: «È un grandissimo giocatore, ma l’Atalanta ha altre pedine molto pericolose». In testa, per Falque, un unico pensiero: «Non pensiamo alla licenza Uefa, ma alla partita. E a vincere».    

Daniele Zanardi

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