Ballardini concluda la più grande rimonta europea dalla zona retrocessione

Solo lo Stade de Reims ha recuperato come il Grifone dal penultimo posto

Ballardini Genoa
Mister Ballardini parla in allenamento (foto di Genoa CFC Tanopress)

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C’è chi lo critica a priori per il calcio “antico” e chi, invece, ne apprezza l’espressione di gioco molto pragmatica. A onor del vero, e nonostante quattro mandati conferiti e accettati in altrettante epoche storiche differenti, Davide Ballardini non ha mai potuto esprimere compiutamente se stesso al Genoa, forse soltanto nella prima esperienza tra il 2010 e 2011 dopo aver ereditato i resti della squadra che l’anno precedente disputò il girone di Europa League. Sempre pencolante, talvolta disperata, la situazione di classifica per azzardare proposte di calcio naif, offensivamente irriverenti e non rispondenti alla primaria emergenza da risolvere: la salvezza. Mister Ballardini, uomo intelligente e professionalmente capace a dispetto di certi colleghi (s)barbati neofiti, sa meglio di qualunque altro restauratore della storia genoana che ogniqualvolta la barca tracanna acqua non serve remare più forte, bensì tappare le falle. E in fretta.

A dicembre il Genoa era una bagnarola nella tempesta che rischiava di naufragare come la Caralis di ritorno da Sassari all’altezza delle Bocche di Bonifacio. Penultimo posto dopo tredici partite, appena sette punti raccolti, uno in più del Crotone – costante fanalino di coda della Serie A – in virtù dello scontro diretto stravinto 4-1 in apertura di stagione. L’operazione rilancio, però, inizia nel viaggio di ritorno da Benevento quando Preziosi decide di richiamare Ballardini, facendo prevalere la ragion di stato sui giudizi personali, in luogo di Maran. Diciotto punti in nove giornate, il Genoa trova una continuità di risultato mai avuta: soltanto lo Stade de Reims in Ligue 1 ha marcato un recupero alla pari risalendo dalla diciannovesima posizione dal 16 dicembre, sette giorni prima del debutto di Ballardini contro lo Spezia al Picco. Il Grifone e i Rouges et Blancs della provincia dello Champagne sono i protagonisti della più grande rimonta dalla zona retrocessione siglata in stagione tra i cinque maggiori campionati d’Europa.

In Liga spagnola si avvicinano Celta Vigo e Levante, entrambi con sedici punti in nove partite da ultimo e penultimo posto, mentre in Premier League il Burnley ha risalito la china dal penultimo gradino della graduatoria sino al centro classifica con quindici punti nello stesso arco di gare, e infine in Bundesliga il redivivo Mainz, il Karnevalsverein, tiene il passo con quindici punti nelle ultime sette, quanto basta per issarsi di sei posizioni in piena primavera da una caduta in Zweite Liga che in molti già pronosticavano al termine del girone d’andata. Ballardini è l’autore materiale, con dieci undicesimi della squadra di Maran e uno scacchiere zeppo di pedoni, della più travolgente rimonta dalla pericolosa zona B: nessuno meglio di lui. Tuttavia, ciascun genoano sa che per perfezionare ciò che si può definire senza smentite di sorta un autentico miracolo sportivo manca una sola vittoria, da conseguire senza improvvidi esperimenti recuperando semmai lucidità e taluni punti di riferimento dispersi nelle ultime uscite.

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