Andreazzoli: «Serietà e partecipazione». Pinamonti primo regalo

Il neo tecnico si presenta: «Il Genoa mi ha fatto riassaporare sentimenti da diciassettenne»

Andreazzoli
Aurelio Andreazzoli (foto di Genoa CFC Tanopress)

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La parola magica, mai banale, nella conferenza stampa di Aurelio Andreazzoli è serietà. L’ha pronuncia parecchie volte, il neo allenatore del Genoa. «La serietà viene prima dei principi di gioco. Non suggerirò paletti di mercato, quelli spero che li piazzi la società: fisserò alcune regole inderogabili per lavorare bene fin dal primo giorno» ha spiegato. Da Pegli esce tutto, un bunker a cielo aperto per buona parte della settimana. Il contatto con il pubblico non nuoce, secondo Andreazzoli: «Felicità e partecipazione, così siamo a dama. Non faccio appelli ai genoani, servono solo fatti».

C’è curiosità attorno all’allenatore più anziano della Serie A ma che tuttavia la Serie A conosce meno di ogni altro collega. «Sono un uomo senza vincoli che può dire ciò che vuole anche per via dell’età» ha affermato un sorridente Andreazzoli. Il suo calcio, invece, prescinde dal modulo: «Preferisco parlare di sistemi di gioco e di caratteristiche individuali. Devo creare la squadra entrando nella testa dei calciatori e mandarli in campo in modo che sappiano tutto a livello collettivo». Coinvolgere giocatori e non solo perché Andreazzoli spende una parola parola antica ma stupenda: le maestranze del Genoa. L’allenatore vuole convincere tutte le componenti rossoblù, in un’idea circolare di corporazione d’arte.

É iniziata la seconda vita al Grifone per l’ex uomo ombra di Spalletti. La prima, breve, nel 1970, tra le catacombe di Villa Rostan, un tempo anche luogo di concentramento dei ragazzi. Dal Pio XII, dogana delle giovanili rossoblù, sono passati tutti. «Anche per questa ragione il Genoa mi ha fatto riassaporare sentimenti da diciassettenne» ha rivelato Andreazzoli prima di fare capolino ai campi di Pegli, letteralmente a soqquadro per i lavori di ammodernamento. Il suo Genoa conterà sulla crescita di Andrea Pinamonti, il primo regalo di Preziosi. Il suo Genoa ripartirà da Neustift, lontano dalla macàia di Genova. Con entusiasmo e serietà. La parola magica, mai banale.

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