Andreazzoli: «Mille abbonamenti? Ringrazio i tifosi per la fiducia»

Il tecnico del Genoa ci tiene a sottolineare: «Sta a noi corrispondere, a questo affetto, risposte pratiche»

Aurelio Andreazzoli (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«Ho saputo dei 1000 abbonamenti acquistati il primo giorno utile». Dal ritiro di Dinard, Aurelio Andreazzoli esprime al sito ufficiale del Genoa la sua gratitudine verso i supporter: «Ci tengo a ringraziare personalmente per la manifestazione di fiducia, mi fa piacere interpretarla così. Sta a noi corrispondere, a questo affetto, risposte pratiche». Dunque, non solo belle parole, ma fatti da esporre in campo, con la massima concretezza. «Negli ultimi anni il Genoa ha avuto una media abbonati straordinaria, vincendo lo scudetto dei bacini di utenza comparabili. Spero e mi auguro che i genoani confermino questo senso di appartenenza. L’amore che hanno per la maglia» aggiunge il tecnico.

Nel ritiro di Dinard, Andreazzoli mostra un cauto ottimismo «Le impressioni sono positive». Ma subito dopo, da persona concreta qual è, illustra il lavoro finora svolto: «Vedo il gruppo dedito al lavoro con impegno. Passo dopo passo stiamo sviluppando i concetti. Al mattino, dopo la palestra, si studiano analiticamente i movimenti. Al pomeriggio procediamo con sedute globali». C’è un punto a cui tiene particolarmente: «Metterli a conoscenza degli obiettivi porta i giocatori a partecipare con più interesse. Condivisione e buon senso. Queste sono parole chiave nel nostro vocabolario. Uno degli obiettivi è imparare a gestire l’imponderabile, su cui si basa circa l’80% delle partite. Accrescere il bagaglio delle conoscenze, saper reagire alle difficoltà con un unico pensiero. Ragionare con una sola testa. Siamo partiti da poco…».

Infine, il mister rossoblù commenta le condizioni favorevoli trovate nella località della Bretagna: «Non ho riscontrato un aspetto negativo. La temperatura è buona, l’hotel pure. Il posto una meraviglia. Anche gli occhi del resto vogliono la loro parte. E poi la bassa e alta marea, uno spettacolo della natura. Per non parlare dei campi, come quelli da golf…».

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