Andrea, tifoso del Toro: «La Gradinata Nord mi ha commosso, sentito come a casa»

«Non mi sarei mai aspettato che un gemellaggio in cui pochi credono abbia fatto cantare tutto lo stadio»

Genoa-Torino Andrea
Genoa-Torino vista dalla prospettiva di un tifoso granata (foto X di Andrea @Giampaolesimo)

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Le tifoserie di Genoa e Torino hanno confermato i recenti buoni rapporti in un pomeriggio di calcio celebrato allo stadio Luigi Ferraris prima della sfida in campo. Riprendiamo dal social X il pensiero scritto da un tifoso del Torino, di nome Andrea, reduce dalla trasferta di Genova: «Penso sia stata la trasferta più bella che io abbia mai fatto (ne ho fatte davvero, ma questa resterà per sempre nel mio cuore aspettando di poter fare le altre). Sentirsi in “casa” nonostante sia “trasferta” fa capire che il calcio non è uno semplice sport, non lo sarà mai».

«I bambini che ti accolgono allo stadio per lo scambio sciarpa (chiedo scusa se ho solo applaudito e non dato la sciarpa fatta da mamma, ma spero di ricambiare il prima possibile tornando a Genova), i tifosi a cantare insieme a noi prima e dopo, le lacrime per “Guasto d’Amore”. Saranno magari sì piccolezze, ma se devo raccontare la partita più bella vissuta dagli spalti io dirò questa. Io, che son sempre stato scettico su questo gemellaggio perché a 10 anni dalla più grande delusione calcistica con la retrocessione che non riuscivo ad accettare; io, che fino a quando non sono entrato nuovamente al Ferraris non avrei mai detto niente di tutto questo. Eppure mi sono ricreduto, io che piango o mi commuovo per due volte di fila è un evento più unico che raro, eppure la Gradinata Nord c’è riuscita» scrive il tifoso granata.

«Mi sono sentito a casa forse perché il clima era completamente diverso da quando vidi Samp-Toro (Maestro manchi – si riferisce a Giampaolo, ndr) e lì la tensione si sentiva troppo, ma non mi sarei mai aspettato che un gemellaggio in cui pochi credono abbia fatto cantare tutto lo stadio prima e dopo. Ho un guasto (sia d’amore, sia per tutto quanto), ma se mi dicessero che la partita di oggi andrebbe rigiocata, partirei con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di rivivere tutto da capo» chiosa Andrea.

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