Giovanni Porcella: “Per rifare il Genoa servono 20 milioni”

"Senza ovviamente cedere i pezzi da novanta" sottolinea il giornalista di Primocanale

Enrico Preziosi (Pier Marco Tacca/Getty Images)

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Enrico Preziosi con un  messaggio vuole essere chiaro: “Non è questione di soldi, vendo il Genoa perché non ne posso più di certe cose”. Il presidente rossoblù risponde così all’ultima evoluzione che coinvolgono le sue aziende.

Come riportato da Primocanale, Artsana di Bonomi entra al 50 per cento in Prenatal Retail del gruppo Giochi Preziosi. Con i soldi ricavati Preziosi può liquidare il suo socio cinese che esce dalla joint venture. A questo punti analisti finanziari fanno notare che il Genoa potrebbe non essere piu’ in vendita in quanto il suo proprietario può agire economicamente senza abbandonare altri asset della galassia che controlla. Ma Preziosi ribadisce seccamente la sua intenzione di cedere comunque il Grifone (malgrado le smentite sempre d’attualità le voci dell’interesse di Cellino).

Ma intanto il mercato del calcio lo affascina. Juric è stato confermato e lo stesso presidente rossoblù si sta guardando intorno per fare una campagna acquisti che possa dare futuro ad una squadra che nell’ultima stagione ha avuto mille problemi. Perin, Izzo, Simeone e Laxalt sono i giocatori che hanno più mercato, ma almeno tre di questi rappresentano con Veloso, Biraschi e Rigoni elementi su cui puntare. Insomma dopo un campionato disgraziato il Genoa deve giocoforza investire almeno 20 milioni di euro senza ovviamente cedere i pezzi da novanta. Solo Simeone di fronte ad una buona offerta potrebbe essere sacrificato. E poi occorrerà capire se conviene insistere ancora su Lazovic, su Hiljemark e se Ntcham andrà riscattato. Juric ha presentato una sua lista e aspetta fiducioso.

Giovanni Porcella – Primocanale

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