Giovanni Porcella – Ma Pellegri non può essere il salvatore della patria

L'opinione sul Genoa del giornalista di Primocanale


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La favola di Pietro Pellegri continua ma è stata rovinata dall’errore imperdonabile di Gentiletti. Il Genoa perde ancora e la situazione di classifica comincia ad essere preoccupante tanto che col Chievo serve solo vincere per scacciare i fantasmi. A ben vedere se sommiamo le 19 partite del girone di ritorno scorso e le prime 4 di questa stagione i rossoblu’ hanno vinto solo tre partite. Juric con la Lazio ha iniziato in un modo, il falso nueve piu’ Centurion, ed ha finito per giocare con Pellegri terminale offensivo. Meglio la tardiva soluzione che l’approccio. Si capisce perché Pellegri lo vogliono Juventus, Milan e Inter. A sedici esordio in A e gol alla Roma. Ora una doppietta. Sia chiaro, mettiamolo in una teca e lasciamolo tranquillo. E’ un ragazzino che si deve gestire con cura. Non ho dubbi sulla sua famiglia con il papà che piangeva in panchina dopo la prodezza, secondo gol fantastico, realizzato. Ma non carichiamolo di responsabilità, non deve essere lui il salvatore della patria. Si diano da fare gli altri e si sveglino. Qui si fa i mazzo all’allenatore, al presidente ma in campo è l’ora di mettere sotto processo una squadra modesta e in piu’ distratta: si fa male Spolli e il Genoa che fa? Gioca per tre minuti e becca il gol con l’uomo in meno. Neanche tra i bambini. Mai vista una roba simile. E poi Gentiletti. C’è poco da giustificare. Sono punti buttati via. Pellegri c’è e gli altri?

Giovanni Porcella – Primocanale

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