Tifoso serbo: «Siamo entrati senza problemi con i razzi nella cintura»

«Abbiamo acquistato i razzi di segnalazione nei negozi di nautica di via Gramsci, li abbiamo messi nella cintura dei pantaloni sotto la maglia e siamo entrati senza problemi allo stadio». Lo ha detto Slobo, un capo tifoso serbo intervistato a microfoni spenti da un giornalista del Tg Rai regionale della Liguria all’uscita dalla Questura. «Non […]


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«Abbiamo acquistato i razzi di segnalazione nei negozi di nautica di via Gramsci, li abbiamo messi nella cintura dei pantaloni sotto la maglia e siamo entrati senza problemi allo stadio». Lo ha detto Slobo, un capo tifoso serbo intervistato a microfoni spenti da un giornalista del Tg Rai regionale della Liguria all’uscita dalla Questura. «Non siamo nazisti, siamo nazionalisti – ha detto ancora Slobo al cronista della Rai – siamo contro l’entrata della Serbia nell’Unione Europea e contro l’indipendenza del Kosovo, per questo abbiamo bruciato la bandiera dell’Albania. Il palcoscenico di Genova era ideale per fare conoscere le nostre motivazioni, che sono tutte politiche. A Belgrado c’è una dittatura – ha aggiunto il tifoso – e là non possiamo manifestare». «I duri della Stella Rossa erano 50-60 – ha concluso il tifoso -, non trecento come avete detto voi italiani. Se fossimo stati di più avremmo avuto la meglio sui vostri poliziotti che sono molto più piccoli di quelli serbi».

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