Marchese testimonial Aiom contro l’alcoolismo giovanile

Genova ospita l’ottava tappa della campagna educazionale Aiom “Non fare autogol”, alla quale partecipano oncologi e calciatori per affrontare nelle aule scolastiche l’importanza della prevenzione nella lotta al cancro. Una iniziativa sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi, che domani, giovedì 12 marzo, vedrà il difensore del Genoa Giovanni Marchese incontrare gli studenti […]


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Genova ospita l’ottava tappa della campagna educazionale Aiom “Non fare autogol”, alla quale partecipano oncologi e calciatori per affrontare nelle aule scolastiche l’importanza della prevenzione nella lotta al cancro. Una iniziativa sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi, che domani, giovedì 12 marzo, vedrà il difensore del Genoa Giovanni Marchese incontrare gli studenti dell’Istituto Montale, per dare la propria testimonianza sull’opportunità di seguire corretti stili di vita e praticare buone abitudini. L’appuntamento (ore 10:30) sarà incentrato in particolare sui danni e gli effetti collaterali dell’abuso di alcool, fenomeno di cui non è esente la nostra regione.

Genova, 11 marzo 2015 – Problema alcol tra gli adolescenti liguri. Più di un quindicenne su tre beve almeno una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata alcolica”) si accentua al crescere dell’età. La percentuale di giovani che afferma di essersi ubriacata due o più volte nella propria vita passa da circa 1% per gli 11enni al 16% per i 15enni. Dati allarmanti, perché tra alcol e tumori c’è una strettissima relazione e il suo consumo è particolarmente dannoso in giovane età. Ecco perché diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Per questo è nato “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime quattro stagioni, va oggi in scena l’ottava tappa della quinta edizione presso l’Istituto “Montale” di Genova, dove il difensore del Genoa sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – dichiara il terzino rossoblù –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma gli adolescenti devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. Il consumo di alcol? Meglio ubriacarsi solo di sport, quello non fa mai male!”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – sottolinea il Prof. Francesco Boccardo, Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica all’ Università di Genova e Past President AIOM –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute. Al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione. Tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nella nostra Regione – aggiunge la dott.ssa Claudia Bighin, Coordinatore regionale AIOM Liguria – nel 2010 sono stati 8.774 i nuovi casi di tumore con 4.096 decessi, mentre erano 69.782 le persone colpite in passato da una neoplasia. Nel 2014, in Italia, si sono registrati 365.500 nuovi casi (erano 366.000 nel 2013) e le percentuali di guarigione sono in miglioramento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricercare nella più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.

“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina Facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo Twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.

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