Lotito aggredisce a Formello un collaboratore di Repubblica

Grave episodio a Formello. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha insultato ieri e fatto allontanare di forza dalla conferenza stampa il collaboratore di Repubblica Alberto Abbate. Il giornalista si sarebbe “macchiato” di aver chiesto chiarimenti su una voce del bilancio della società. Secondo quanto riportato da Repubblica.it «Lotito è arrivato al limite dell’aggressione fisica […]


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Grave episodio a Formello. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha insultato ieri e fatto allontanare di forza dalla conferenza stampa il collaboratore di Repubblica Alberto Abbate. Il giornalista si sarebbe “macchiato” di aver chiesto chiarimenti su una voce del bilancio della società. Secondo quanto riportato da Repubblica.it «Lotito è arrivato al limite dell’aggressione fisica e ha ordinato l’intervento dei vigilantes per trascinare fuori di peso il cronista, dopo avergli rivolto epiteti come “pubblicista di m…” e “analfabeta” più minacce (“Mò questo me lo cucino io”)».

Il direttore Marco Liguori e la redazione di Pianetagenoa1893.net esprimono solidarietà al collega aggredito.

Riportiamo il comunicato stampa dell’Ussi sulla vicenda 

L’Unione Stampa Sportiva Italiana denuncia la gravità dell’aggressione subita dal collega di Repubblica, Alberto Abbate, da parte del presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Episodio sgradevole e ancora più grave in quanto Claudio Lotito è iscritto all’Ordine dei Giornalisti.

L’Ussi chiede fermamente:

1) che l’Ordine dei giornalisti deferisca agli organi disciplinari Claudio Lotito e nel frattempo verifichi se persistano le condizioni perché Lotito resti iscritto ancora all’Ordine come pubblicista;

2) che Coni, Figc e Lega prendano posizione sul grave episodio e si attivino per permettere che il collega Abbate possa tornare a lavorare a Formello in condizioni di assoluta serenità.

Questo episodio, purtroppo, conferma l’escalation di maleducazione, arroganza e prepotenza di alcuni presidenti nei confronti della stampa. In estate, dopo i primi episodi, il segretario della FNSI Siddi e il presidente dell’USSI Ferrajolo hanno fatto presente al presidente della Lega Beretta la necessità di riportare i rapporti su un piano di maggiore rispetto reciproco e civiltà. Ma purtroppo dopo quell’incontro nulla è cambiato. L’USSI chiede pertanto anche a tutti i colleghi di non cedere ai tentativi di intimidazione e di continuare a lavorare come sempre con la schiena dritta e senza cedimenti.

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