Aveva visitato il ‘Signorini’ e conosciuto mister Gasperini, gli mancava il Genoa Museum and Store, verrà al derby previsto la 5a giornata di campionato. Jack Savoretti, di scena stasera in Piazza delle Feste per la data genovese del suo tour estivo Sweet Hurt, ha fatto un salto carpiato, all’indietro, nella sua genoanità: “Avete toccato delle corde che non c’entrano con la mia chitarra. Corde emozionali. Mi sono venuti i brividi a rivedere le reti di Genoa-Liverpool, la mia prima partita importante al Ferraris. Al gol di Branco ho fatto un balzo sulle gambe di papà da circense. Poi le maglie: quella di Pato, di Tomas, se sono genoano purosangue è grazie a loro. E ancora le foto in bianco e nero di un Genoa che mio papà Guido ricorda bene”. A margine della visita, la consegna di una maglia personalizzata con la scritta Jack e il numero 10, quello dei fuoriclasse.
Jack non si è perso una parola della visita guidata curata da Giovanna Liconti della Fondazione Genoa 1893. Oltre un’ora di sali e scendi tra i locali della Palazzina San Giobatta: “Una canzone sul Genoa? Ci sto pensando. Anzi, lo ammetto, ho già iniziato a scriverla, ma vedremo”. Con lui inevitabile parlare di attualità, è aggiornato, molto aggiornato: “Sono felicissimo dell’arrivo di Matri, un cavallo di razza. Sono fiducioso e sereno, il Gasp è sinonimo di garanzia, di gioco e risultati. Perin resta il mio giocatore di riferimento, genoano nel midollo, spettacolare ma concreto. Sta nascendo una bella squadra e non vedo l’ora che inizi il campionato per tornare a spararmi i miei Londra-Genova-Londra solo per te, il mio Genoa”.
