Il racconto di uno steward a Marassi: «I serbi erano un’organizzazione criminale»

Continua l’inchiesta di Goal.com sui fatti di Italia-Serbia. Abbiamo ascoltato in esclusiva la ricostruzione di uno dei circa mille steward impegnati martedì sera allo stadio Luigi Ferraris di Genova, per farci raccontare la sua preziosa testimonianza in merito ai disordini dei tifosi serbi e per capire meglio qual è stata la funzione degli steward nella […]


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Continua l’inchiesta di Goal.com sui fatti di Italia-Serbia. Abbiamo ascoltato in esclusiva la ricostruzione di uno dei circa mille steward impegnati martedì sera allo stadio Luigi Ferraris di Genova, per farci raccontare la sua preziosa testimonianza in merito ai disordini dei tifosi serbi e per capire meglio qual è stata la funzione degli steward nella caotica serata di Marassi. Per motivi di privacy, lo steward in questione ha preferito rimanere anonimo.

Visto che in questo periodo è un tema di grande attualità, ci puoi descrivere il ruolo e le mansioni dello steward, figura nata nel 2007 in seguito al decreto Pisanu sulla sicurezza negli impianti sportivi? “Il compito principale dello steward è quello di garantire la tutela della sicurezza ed un controllo per coloro che entrano nell’impianto sportivo. Inoltre deve assistere ed aiutare i tifosi nel caso di problematiche. Lo steward non può oltrepassare le sue mansioni, invadendo quelle che sono di competenza delle forze di polizia ed altri organi preposti”.

Il ruolo dello steward, in certi frangenti, può diventare rischioso per l’incolumità fisica? “Può esserlo in certi frangenti ed in determinate situazioni”.

Per diventare steward serve un corso specifico? Siete preparati ad affrontare situazioni di emergenza? “A Genova c’è una delle poche, se non l’unica, società che prepara e rilascia un attestato della prefettura. Ci preparano al meglio ed il più possibile su primo soccorso e quant’altro. A volte si tende a confondere lo steward inglese con quello italiano. Loro hanno poteri giuridici e possono usare la forza. Noi no”.

Martedì sera, essendo stato in servizio presso la Tribuna, ci puoi raccontare quello che hai visto? “L’impressione è stata quella di un’organizzazione criminale più che una tifoseria organizzata, i cui tumulti erano prevalentemente spinti da ragioni socio-politiche più che sportive. L’errore che è stato commesso, secondo me, è stato quello di non aspettarsi una situazione del genere da parte degli enti preposti. Invece, una volta successo il tutto durante la partita, la polizia e gli steward si sono mossi discretamente”.

Durante i tafferugli, sei stato coinvolto in qualche momento di tensione? “Fortunatamente non mi è successo niente di particolare poichè ero in un posto defilato. Solo una discussione verbale con un supporter serbo e con dei giornalisti che non sapevano dove stare”.

Vista la situazione di criticità che si è venuta a creare nella serata di martedì, sei stato chiamato a svolgere dei servizi in più rispetto al tuo lavoro normale? “Appena è stata sospesa ufficialmente la partita, ci siamo riversati nel piazzale lato tribuna a fare una sorta di cordone in modo tale che nessuno tra i tifosi italiani passasse vicino agli ospiti serbi. Prima hanno dato il via libera alle donne e alle ragazze di tornare a casa. Poi, verso mezzanotte e un quarto hanno liberato anche gli uomini e sono potuto tornare a casa”.

Le telecamere poste all’interno dell’impianto genovese saranno fondamentali per ricostruire al meglio la vicenda e per scovare ulteriori ultrà violenti? “Assolutamente. Le telecamere di sicurezza controllate dalla gala GOS (gruppo operativo sicurezza, ndr), che si trova tra la Gradinata Nord ed i Distinti, aiuteranno gli organi preposti ad identificare i più facinorosi sia all’interno che nelle zone adiacenti allo stadio”.

Chi è il responsabile dei controlli fuori dallo stadio? “Deve essere una collaborazione tra steward e forze dell’ordine. Ma si dimentica che è una partita della nazionale e non di un club”.

In base alle nuove normative, le forze dell’ordine, attualmente, sono presenti dentro l’impianto? “La polizia, i pompieri e le ambulanze ci devono sempre essere. Ovviamente, con il decreto Pisanu, la sicurezza all’interno è compito di noi steward. Le forze di polizia sono chiamate a rispondere nel caso ci sia una situazione di criticità e di emergenza, facendo irruzione dentro l’impianto, affiancando gli steward, come successo martedì per Italia-Serbia”.

Cosa ci puoi dire in merito ai controlli effettuati sui tifosi serbi all’ingresso del settore ospiti? “A quanto ho sentito, i controlli sui tifosi serbi sono stati effettuati. Non sono stati controllati i pullman però, questo non è compito degli steward bensì delle forze dell’ordine. La mia domanda è: ma sono gli steward per soli 45 euro a partita che devono controllare cinquecento serbi furiosi ed armati?”.

Allora come si spiega che sia entrato allo stadio tutto quell’arsenale (cesoia, petardi, fumogeni, ecc)? “Molta roba, che era sui pullman degli ospiti, non è stata controllata. Altra roba se la sono nascosta in posti incontrollabili”.

E in merito al fatto che, a molti tifosi di Genoa e Samp sono stati fatti togliere maglie e sciarpe delle rispettive squadre? “Sinceramente non lo sapevo neanche e non ne capisco il senso”.

Cosa rispondi a coloro che accusano gli steward di non aver svolto al meglio il proprio lavoro martedì sera? “Che non sanno quello che dicono. Parlano per riempirsi la bocca senza saper trattare l’argomento. E se avessero avuto un figlio o un fratello steward che avrebbero detto? Di buttarsi contro i Serbi e di fare come Rambo? Una situazione del genere era molto critica anche per la polizia. Noi siamo poco più che volontari, facciamo il possibile ma non abbiamo né i mezzi né la preparazione della forze dell’ordine”.

Un tuo bilancio personale sulla serata? “Il bilancio della serata è stato di tanta confusione e spavento ma, secondo me, le forze dell’ordine, durante e dopo la partita, si sono comportate nel migliore dei modi. Il problema è stato nella preparazione della gara, ma quella è una questione più grande di noi”.

 

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