Gran successo per la festa del giovanile rossoblù: “Comme noiatri no ghe n'é atri”

Forse perché “Comme noiatri no ghe n’é atri”. Come recitava lo striscione appeso nel padiglione alla Fiera di Genova, dove ieri è andata in scena la festa di Natale della Scuola Calcio e del settore giovanile. Tra luci e musica, imitazioni e giochi. Voti, risate e palleggi. Una dinamica rappresentazione di quello che significa lo […]


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Forse perché “Comme noiatri no ghe n’é atri”. Come recitava lo striscione appeso nel padiglione alla Fiera di Genova, dove ieri è andata in scena la festa di Natale della Scuola Calcio e del settore giovanile. Tra luci e musica, imitazioni e giochi. Voti, risate e palleggi. Una dinamica rappresentazione di quello che significa lo spirito Genoa, esaltato da un senso di appartenenza più unico che raro. Sul palco di Natalidea è sfilato l’orgoglio, ma non solo. Con esso i dirigenti, i tecnici, i collaboratori delle varie rappresentative, introdotte dalle clip realizzate dai giocatori della prima squadra. Tanti auguri ai ragazzi che costituiscono la linfa vitale del club di calcio più antico in Italia. Belli come il sole nei loro pantaloni blu e le felpe rosse, accompagnati da dirigenti elegantissimi in divisa. E una platea di familiari diventata in un batti baleno torcida. Le parole da ‘genitori’ di Burdisso e Izzo per conto dei grandi. I saluti dei vertici Sbravati, Bega, Rossi. Quelli dello sponsor con il presidente Barabino. E il ciak sulle immagini del (quasi) trionfo alla Manchester United Premier Cup. Un altro anno da ricordare. Per tramandare il senso della nostra grande famiglia.

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