BURLANDO: «Va rivista la norma che rende molto difficile l’esposizione degli striscioni durante le partite»

«Vista l’imminenza dell’inizio del nuovo campionato sottolineo l’urgenza di valutare queste osservazioni per rivedere le determinazioni dell’Osservatorio». Il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, in una lettera inviata oggi ai ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e della Difesa, Ignazio La Russa. ha giudicato positivamente il lavoro svolto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per prevenire la violenza negli stadi. Tuttavia, secondo […]


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«Vista l’imminenza dell’inizio del nuovo campionato sottolineo l’urgenza di valutare queste osservazioni per rivedere le determinazioni dell’Osservatorio». Il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, in una lettera inviata oggi ai ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e della Difesa, Ignazio La Russa. ha giudicato positivamente il lavoro svolto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per prevenire la violenza negli stadi. Tuttavia, secondo il Governatore sarebbe opportuno rivedere la disposizione normativa, operativa dal marzo di due anni fa, che complica l’esposizione degli striscioni delle squadre durante le partite. «La nostra esperienza – afferma Burlando nella sua lettera – vede i tifosi organizzati delle due principali squadre genovesi protagonisti di molteplici iniziative umanitarie, di solidarietà e di prevenzione al tifo violento. Anche per questa ragione, che vi è già stata rappresentata dall’onorevole Mario Tullo e dal consigliere regionale Gianni Plinio, vi chiedo di valutare le norme che rendono molto difficile l’esposizione degli striscioni in occasione delle partite. Sarebbe opportuno che gli striscioni contenenti i colori delle squadre ed il nome del club di appartenenza fossero di libero accesso, regolamentati solo dai rapporti tra tifosi e società, naturalmente negli spazi consentiti e nel rispetto delle esigenze di visibilità degli spettatori e delle riprese televisive».

Il Presidente ha concluso spiegando che «la norma in questione ha creato non pochi problemi di rapporto tra i tifosi e la Questura, minando un lavoro prezioso, fatto a Genova, di molto dialogo e di promozione dell’autoresponsabilità dei tifosi. Molte misure promosse dall’Osservatorio si sono dimostrate utili a contrastare il fenomeno del tifo violento. Questa, invece ci pare inefficace e non ha impedito di vedere sugli spalti striscioni offensivi o inneggianti a comportamenti non consoni, evidentemente non autorizzati dalle Questure».

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