Lino Banfi-Oronzo Canà : “A Prandelli ho consigliato il 5-5-5”

Giorno speciale questo per il Football Leader, è il giorno delle premiazioni. A Lino Banfi verrà consegnato il diploma di allenatore ad honorem per aver rappresentato, interpretando Oronzo Canà, vizi e virtù del calcio italiano. Al tecnico Canà sarà consegnato il tesserino di allenatore, visto che, nei film “L’allenatore nel pallone” e “L’allenatore nel pallone […]


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Giorno speciale questo per il Football Leader, è il giorno delle premiazioni. A Lino Banfi verrà consegnato il diploma di allenatore ad honorem per aver rappresentato, interpretando Oronzo Canà, vizi e virtù del calcio italiano. Al tecnico Canà sarà consegnato il tesserino di allenatore, visto che, nei film “L’allenatore nel pallone” e “L’allenatore nel pallone 2” ha interpretato in modo ironico, divertente e passionale il ruolo di trainer di una squadra di calcio, non solo guida tecnica di una squadra, ma gestore di uomini e di stati d’animo.

Nelle due pellicole Canà-Banfi è stato strepitoso nell’esprimere, utilizzando il registro della comicità, il ruolo unico ricoperto dagli allenatori di calcio: punto d’incontro tra i capricci dei calciatori, imposizioni dei dirigenti, domande dei giornalisti e aspettative dei tifosi. Dal calciomercato al ritiro precampionato, dalla saudade dei giocatori brasiliani alla passerella di riti e scaramanzie, dalle esaltazioni della folla alle contestazioni del pubblico sino alle interviste nel dopo partita: Oronzo Canà è il mister per eccellenza, l’uomo che con una tenera purezza crede nel calcio pulito, al netto delle sue eccentriche ed intramontabili escandescenze. Il riconoscimento gli verrà consegnato nel corso di Football Leader 2014, il premio organizzato dalla Dgs Sport&Cultura in collaborazione con l’Aiac e l’Eventualmente Agency. La kermesse è nel cartellone dei Grandi Eventi, promossi dell’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, in virtù del gemellaggio con il Premio Penisola Sorrentina-Arturo Esposito.

Lino Banfi, Ambasciatore Unicef, è uomo e attore di rara sensibilità, maestro di vita per avere veicolato, tra le altre cose, a bambini ed adulti messaggi riferiti ai più alti valori del vivere quotidiano. Ecco quanto dichiarato durante l’appuntamento di Marte Sport Live, su Radio Marte: “L’idea di realizzare questo film mi fu data da Nils Liedholm in aereo. Mi disse ‘sei simpatico quando fai film, perché non ne realizzi uno su Oronzo pugliese?’ Andai dalla Medusa che mi consigliarono di cambiare il nome in Puglisi, ma non era possibile. Io allenatore? Ho parlato con De Laurentiis, ma non ci sente da quell’orecchio. Garcia? Lui è franco-pugliese, come mentalità intendo. L’ho chiamato Garcia L’Orco. Gli ho consigliato il 5-5-5. Sulla Nazionale riferirò a Balotelli come muoversi. Trapattoni era il mio allievo migliore: lui fischiava e io facevo la pernacchia. Se Baloteli e Cassano andranno d’accordo già sarà un successo. Totti? Gli voglio tanto bene. Ho fatto con lui uno spot per l’Unicef. Sono impegnato da 24 anni, mentre lui da circa 7. Ho 78 anni e non è sempre facile. Gli stadi e il calcio di oggi? Se cambiasse la mentalità degli spalti, tutto sarebbe più facile. I bambini, con le loro famiglie potrebbero vedere il vero spettacolo del calcio, quello vero al 100%. Scudetto a Napoli? Spero che De Laurentiis possa vincere lo scudetto. Includo la Roma e La Bari che possa risorgere. Adoro i napoletani e conservo un premio dove sopra c’è scritto: “Dopo Totò ci sei tu”. Benitez? Non lo conosco ma credo che possa portare il Napoli in alto. Anche Mazzone era calmo, ma poi si arrabbiò e voleva ammazzare tutti i tifosi. Il tecnico spagnolo resterà molti anni. Spero che lo scudetto possa arrivare a Napoli già l’anno prossimo, poi toccherà alla Roma. Football Leader? Sarò un nuovo tecnico pugliese, ma senza parrucchino”.

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