Anche il Genoa ha partecipato al al minuto di raccoglimento previsto alle 11.36 a Genova per ricordare le 43 vittime del Ponte Morandi a un mese dalla tragedia. “Dentro Villa Rostan, la sede sociale, dirigenti e personale – riporta il sito ufficiale rossoblù – hanno sospeso la normale attività negli uffici. Fuori servizio il centralino. Chiuso l’acccesso all’impianto sportivo e agli spogliatoi del team. Alle 11:36 la squadra, al suono delle campane e delle sirene delle navi ormeggiate nel vicino porto petroli, ha interrotto l’allenamento in corso per una commemorazione collettiva sul terreno di gioco. Capi chini sul campo, mani dietro la schiena. Qualche sguardo rivolto al cielo. Via dalla testa di mister Ballardini il berretto di ordinanza. I giocatori sono rimasti nelle posizioni che occupavano prima del minuto di silenzio. Nessuna concessione alle messe in scena. Un minuto inaugurato dal silenzio, e chiuso da un debole applauso. Trascorso a pregare. E ripensare alla perdita di 43 morti, al dolore dei famigliari. Alla sofferenza di una Genova che si piega ma non si spezza. I dirigenti e i calciatori delle giovanili, ospiti del Convitto, si sono uniti al ponte umano formato sul lungomare di Pegli dalle associazioni sportive locali”.
? Un mese dopo il crollo del #PonteMorandi, #Genova si è fermata per un minuto. Alle 11.36 con il suono delle sirene e delle campane, i genovesi si sono raccolti per commemorare le 43 vittime della tragedia. #GenovanelCuore ❤️
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— Genoa CFC (@GenoaCFC) September 14, 2018
?? In campo, in sede. Sul lungomare di Pegli. Tutto il Genoa ha partecipato al minuto di raccoglimento della città per ricordare le vittime del #PonteMorandi a un mese dalla tragedia. #GenovanelCuore ❤️
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— Genoa CFC (@GenoaCFC) September 14, 2018