Andrea Signorini: «Difficile ripercorrere le orme di mio papà , ma ci proverò»

Stagione magica per uno dei talenti emergenti in casa Genoa. Andrea Signorini, intervenuto alla kermesse "Il Pallone d'Oro", ideata dal Calcio dei Giovani, Corriere Mercantile e Gazzetta del Lunedì, non nasconde la propria soddisfazione e le grandi


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Fino a qualche tempo fa Andrea Signorini era conosciuto quasi esclusivamente per essere il figlio di Gianluca, l’indimenticato capitano rossoblù. Adesso, invece, il giovane difensore è sempre più apprezzato per le proprie doti, ed in molti sono convinti che disponga di tutti i mezzi per emergere nel calcio professionistico.

Due, soprattutto, i momenti indimenticabili di questa stagione: la vittoria della Coppa Italia con la squadra Primavera, e l’esordio in serie A in occasione della gara casalinga contro il Chievo.

«Debuttare nella massima serie con il Genoa è stata un’emozione indescrivibile – ha commentato durante la kermesse del Pallone d’oro, storica iniziativa promossa dal Calcio dei Giovani e da Corriere Mercantile e Gazzetta del lunedì, rivolta alle giovani promesse del nostro calcio – E poco importa se sono rimasto in campo solo pochi istanti, senza neppure toccare il pallone: il calore del pubblico, la cornice dello stadio ed un sogno che si stava realizzando hanno reso indimenticabile quella giornata. Addirittura il mio nome pronunciato all’altoparlante ed il numero che compariva sulla lavagnetta luminosa mi ha provocato più di un sussulto. Il paragone con mio padre? Vestire la sua stessa maglia appare incredibile e trasmette sensazioni uniche. Ripercorrere le sue orme, comunque, sarà molto difficile, anche se, per quanto mi riguarda, sono pronto a fare del mio meglio per cercare di crescere il più possibile».

Andrea Signorini è uno degli elementi più interessanti della formazione Primavera. Lo dimostra il fatto che in diverse circostanze mister Gasperini lo ha aggregato alla prima squadra, portandolo anche più volte in panchina. Molto probabile che il prossimo sia l’anno della definitiva consacrazione, con gli insegnamenti appresi da Luca Chiappino e dai tecnici avuti in precedenza a risultare utili anche nel mondo dei grandi.

Per il pubblico genoano è già un beniamino. Merito di quell’aria da bravo ragazzo e di quella strettissima parentela con il “grande capitano”. E’ per questo motivo che tutto l’ambiente è pronto a perdonare eventuali errori del promettente difensore, nell’auspicio che un giorno, magari neppure troppo lontano, un altro Signorini diventi titolare inamovinbile del Vecchio Grifone.

Claudio Baffico

 

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