E sono tre. Gian Piero Gasperini è entrato dopo l’ultima vittoria con la Sampdoria nella “hall of fame” rossoblù: nessun allenatore rossoblù aveva infatti vinto tre derby. L’allenatore scherza e sospetta che «forse a Pegli c’é qualche spia perché qualcuno aveva azzeccato che avrei schierato Sculli in quella posizione». Gasperson ammette che «ad inizio settimana avevo anche pensato a Figueroa ma ha avuto un problema al ginocchio». Alla fine è stata «la condizione di Palacio a convincermi a giocare così» sottolinea.
La grandezza e la professionalità di Gasperini è di saper trovare qualcosa che non ha funzionato nel suo Genoa anche dopo una serata scintillante come quella appena trascorsa: «Ammetto che c’é un po’ di rammarico per il primo tempo, abbiamo avuto tante occasioni e non le abbiamo sfruttate. Poi l’espulsione di Biava poteva cambiare il nostro gioco e invece siamo stati molto bravi in fase difensiva con una concentrazione e una attenzione che in passato abbiamo avuto a sprazzi». Ma subito dopo fa i complimenti a tutti i suoi ragazzi: «Stasera sono contento per tutti i ragazzi, in particolare per quelli della difesa. Con il rientro di giocatori come Juric e Criscito che ora stanno bene, abbiamo recuperato tanta capacità di contrasto ed è stato importante». Una nota particolare va a Juric che «è stato un leone, non sapevo come avrebbe reagito dopo un’assenza così lunga». Molto bene anche Criscito che «ha ritrovato la miglior condizione, hanno lavorato molto bene».
Gasperini ci teneva molto a vincere questo derby: «Ci tenevo , ha ragione Del Neri, a Genova il derby vale tantissimo. Il Genoa ha giocato bene e gli avversari sono stati corretti, tre anni fa mi sono trovato a perdere un derby e ad essere sbeffeggiato, io non voglio cadere in questa polemica». E spezza una lancia in favore di una delle delusioni della partita: «Voglio anche dire un bravo a Cassano che in svantaggio ha buttato fuori il pallone per permettere l’intervento dei sanitari per un nostro giocatore».
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