Il primo ad arrivare davanti ai microfoni è lui, Mattia Destro, autore di una seconda marcatura personale in campionato che aveva illuso molti: il 2-2, ottenuto subito dopo il raddoppio di Di Natale (complice la topica di Eduardo) era ciò che ci voleva per provare a dare alla partita la svolta decisiva. Ma invece del gol da tre punti è arrivata la rete di Sanchez, una doccia fredda, gelida, sulle speranze del Grifone. «Abbiamo giocato una buona gara, ma il gol del 3-2 dell’Udinese ci ha scombussolato i piani – racconta Destro – Pensavo che dopo la mia marcatura sarebbe arrivata quella dei tre punti».
«Per me è stato un gol liberatorio, anche perché non stavo giocando al meglio – prosegue l’attaccante – e speravo che la partita poteva cambiare da lì in poi, invece la rete del nuovo vantaggio dell’Udinese ci ha letteralmente tagliato le gambe».
La stessa ricetta proposta da Ballardini qualche settimana fa, vale a dire il lavoro, è riproposta anche dal giovane centravanti: «So solo che dobbiamo rimboccarci le maniche e provare a risalire la china e per farlo ci impegneremo al massimo. Dobbiamo cominciare a fare più punti possibili, perché le altre sono dietro…Con il Chievo dobbiamo vincere e portare a casa i tre punti che ci mancano da un po’ di tempo».
È così. Il Genoa non vince dal 5 dicembre scorso, quando arrivò la vittoria per 3-1 sul campo del Lecce. I fischi a fine gara da parte del pubblico sono il sintomo della grande delusione che serpeggia tra i tifosi: «Ci prendiamo tutti i fischi e li accettiamo. La Gradinata Nord ci ha sostenuto per tutta la partita» conclude Destro.
Fabio Aronica
