Lettera/Marco Postiglione: «La tessera del tifoso è l’indice dell’idiozia del calcio italiano»

Caro Maurizio Pesce, sono Marco Postiglione del Genoa Club San Fruttuoso. Non poter assistere ad una partita di calcio perche’ il proprio figlioletto di 6 anni non e’ titolare della famigerata tessera del Tifoso e’ indice dell’idiozia che anima e governa il mondo del calcio italiano da oltre trent’anni. Quand’ero ragazzo si andava in trasferta tranquillamente e […]


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Caro Maurizio Pesce, sono Marco Postiglione del Genoa Club San Fruttuoso. Non poter assistere ad una partita di calcio perche’ il proprio figlioletto di 6 anni non e’ titolare della famigerata tessera del Tifoso e’ indice dell’idiozia che anima e governa il mondo del calcio italiano da oltre trent’anni.

Quand’ero ragazzo si andava in trasferta tranquillamente e liberamente. Poi nacquero le prime formazioni di ultra tifosi e le cose cambiarono perche’ gli scontri erano diventati la normale coreografia di ogni partita. Le autorita’ preposte, anziche’ affrontare il nascente fenomeno, avevano, anzi, derubricato a semplici “fatti da stadio” reati come furti, intimidazione, violenza gratuita.  Bastava avere la sciarpa di una squadra al collo e una rapina e qualsiasi atto di violenza veniva classificato come screzio tra tifosi.

Forse a qualcuno nella stanza dei bottoni conveniva che i giovani si affrontassero per vuoti  Ideali di campanile piuttosto che scendessero nelle strade a rivendicare diritti e chieder conto delle malefatte del Potere. Fatto sta che e’, purtroppo, lungo l’elenco delle tragedie da stadio. In altre nazioni  hanno affrontato il problema applicando od istituendo leggi e norme appropriate senza ledere le liberta’ individuali.

In Italia, invece, per i motivi piu’ diversi e nel solco dell’italica propensione a cambiare molto per lasciare invariate le cose si istituisce la Tessera del Tifoso che, sostanzialmente, serve solo e soltanto a rendere piu’ difficoltoso se non quasi impossibile la fruizione del Calcio al cittadino rispettoso del prossimo e degli altrui diritti.

Cosi’ per entrare in uno stadio occorre la Tessera,  passare filtri,  superare percorsi, impegnarsi al tornello, subire perquisizioni personali.  Se poi vuoi anche andare in trasferta devi mettere in preventivo la segregazione forzata nel settore “ospiti”  con sospensione dei diritti civili sanciti dalla Costituzione.  Appena entri in quel settore sai che non potrai piu’ uscirne se non dopo almeno un’ora abbondante dopo il termine della partita e i tuoi diritti di cittadino saranno nulli …. completamente azzerati.

Quindi Tu ed il tuo bimbo potrete andare a Parma liberamente al cinema, al teatro Regio, negli ottimi ristoranti ma non allo stadio. Li’ il tuo bambino senza tessera potrebbe introdurre bengala o bombe carta, fumogeni e striscioni non autoriizzati … e che diamine!

Con simpatia ed un sorriso amaro. Ciao e forza Genoa.

Marco Postiglione postao@iol.it

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