Riproponiamo ai nostri lettori l’ultima intervista rilasciata da Gigi Simoni a Pianetagenoa1893.net il 7 aprile 2018: un modo per commemorare il grande tecnico rossoblù che ci ha lasciato stamane.
Gigi Simoni non ha dimenticato il Grifone: «Forza Genoa!». Con quella maglia ha vinto e perso, gioito e pianto, festeggiato promozioni e gestito retrocessioni. Quante ne ha viste questa persona dall’animo gentile e cordiale con chiunque. La frase la pronuncia non appena inizia l’intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net.
Mister Simoni, i derby sono più belli da vivere in campo o in panchina? «Da calciatore sei partecipe diretto e le cose belle o brutte sono farina del tuo sacco, l’allenatore è un ruolo di grande responsabilità e di comando generale: se fai il mister i problemi della squadra sono tutti tuoi. In ogni caso, i derby sono belli solo quando li vinci».
Giusto considerare Ballardini tra i grandi allenatori del Genoa assieme a lei, Silvestri, Scoglio, Bagnoli e Gasperini? «Sì ma i miei e di Silvestri erano altri tempi. Il calcio era più semplice ma era più difficile salvarsi, inoltre il denaro era molto più importante per le società. Oggi la classifica di Serie A parla chiaro, è divisa in due tronconi: i primi e gli ultimi. Molte squadre italiane vincono perché è l’avversario a perdere. Ballardini mi piace, è un uomo serio che non fa tante commedie».
Come arriva il Grifone al derby? «Stanno facendo bene, la formazione del Genoa ha dei giocatori di valore ed è una squadra che si applica durante gli allenamenti. Si vede che vogliono sopravvivere in Serie A, talvolta quando allenavo io non ci siamo riusciti».
Giuseppe Rossi riuscirà a segnare almeno un gol nelle prossime otto partite? «Ogni domenica guardo il Genoa con questa speranza. Faccio il tifo per lui. Rossi ha avuto tantissimi incidenti, spero che riesca a guadagnare delle posizioni nelle gerarchie dell’attacco rossoblù. E’ sempre complicato ripartire dopo un infortunio, manca la condizione atletica».
Perin è l’erede di Buffon in Nazionale? «Sicuramente nell’immediato, sarebbe giusto che lo diventasse anche perché fa parte del gruppo della Nazionale da qualche anno. Mattia è uno dei più bravi tecnicamente, sebbene gli manchi qualche centimetro in altezza e di spessore fisico».
Alessandro Legnazzi
RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET