PREZIOSI: «Non potevo essere presidente della Roma, ho un impegno con i tifosi genoani»

Come anticipato da Vocegiallorossa.it in precedenza, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha confermato a Il Messaggero di essere stato contattato da Unicredit per il futuro della Roma. Di seguito uno stralcio dell’intervista. Proprio la Giochi Preziosi ha fatto sì che lei fosse accostato alla Roma. Conferma? “Sì. C’è stato un pour parler. Perché Unicredit, […]


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Come anticipato da Vocegiallorossa.it in precedenza, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha confermato a Il Messaggero di essere stato contattato da Unicredit per il futuro della Roma. Di seguito uno stralcio dell’intervista.

Proprio la Giochi Preziosi ha fatto sì che lei fosse accostato alla Roma. Conferma?

“Sì. C’è stato un pour parler. Perché Unicredit, attraverso il Fondo Clessidra, ha una partecipazione nella mia azienda, il dieci per cento. Non me la sono sentita, però”.

Perché ha rinunciato?

“Troppo impegnativo per me. Non ho il tempo. Fare il presidente della Roma è come essere la quarta carica dello Stato. E in più avevo un impegno con i tifosi genoani che non volevo tradire”.

Finito il mercato di gennaio, la società giallorossa dovrebbe conoscere il nuovo proprietario. Sarà straniero?

“Può darsi. Di sicuro credibile. Unicredit sta valutando bene, vuole un investitore che dia garanzie. Può arrivare dall’America come da più vicino”.

Preziosi come Moggi: per l’ex diggì della Juve, c’è pronta una cordata italiana e in quella si fa il suo nome. Che cosa sa di più?

“E’ possibile. Ma io non ci sono. Sono contrario alle cordate. Non ci credo. Il capo deve essere uno. Perché basta e avanza una testa, per evitare liti e contrapposizioni. E, essendo la capitale, intromissioni politiche”.

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