Jankovic: «A Genova mi trovo bene»

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport


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Genoa o Palermo? Grifone o Aquila? In quale delle due città andrà ad abitare il piccolo Ser­gej, in arrivo tra venti giorni? Quale maglia indosserà il suo giovane padre in trepidante at­tesa all’inizio della prossima preparazione precampionato? Bosko Jankovic, ci dica diretta­mente lei. «Il Genoa per riscattarmi deve sborsare 3,5 milioni di euro, al momento non so cosa dire. Sta seguendo tutte le evoluzioni il mio procuratore Martina. A me andrebbero benissimo entram­be le soluzioni».Ci spieghi il perché. «A Genova mi sono trovato be­ne. Allenatore bravo, città bel­la, tifosi stupendi, un’ottima stagione: credo di aver dato il mio contributo segnando pure 4 gol. Ma non dipende da me a questo punto. Palermo è altret­tanto una piazza importante con tifosi molto passionali, e poi c’è un allenatore che cono­sco bene…».Con Walter Zenga, suo grande sponsor, lei riannoderebbe il fi­lo con il passato alla Stella Ros­sa Belgrado. Il presidente Zam­parini e il d.s. Sabatini sperano che il Genoa possa non eserci­tare l’opzione permettendole di rientrare in Sicilia. «Mi fa piacere. Quando una so­cietà ti desidera, ti senti sem­pre importante. Il mio cartelli­no è tutto di proprietà del Paler­mo. Con Zenga sarebbe splen­dido tornare a lavorare. Con lui quattro anni fa mi sono fat­to conoscere in Europa. E’ un tecnico importante. Se non an­drò in Sicilia mi dispiacerà: con una guida così come si fa a non dare il cento per cen­to?».Che profilo di allenatore ha co­nosciuto a Belgrado? «Zenga è sempre stato un gran motivatore, contro le grandi squadre la Stella Rossa ha sem­pre giocato partite fantastiche senza timore per nessuno. In Coppa Uefa abbiamo battuto la Roma, in Serbia abbiamo con­quistato tutto quello che era possibile. Questo perché sa tira­re fuori il meglio da te».E tecnicamente che cosa le ha insegnato l’Uomo Ragno? «A saper cambiare. Da lui ho ca­pito che bisogna giocare sia a destra che a sinistra allo stesso modo. È diventata una mia ca­ratteristica: mi piace cambia­re».

 

 

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