Fabio Fognini: “Spero in un grande Gilardino per battere la Lazio”

Che sia uno dei personaggi sportivi del momento ci sono pochi dubbi, soprattutto ora che anche lui è finito nella trappolona di una delle love-story più gossippate, dietro cui si trincera con il più classico dei ‘no comment’. Che gli ultimi mesi siano stati i migliori della sua carriera – grazie alle vittorie di Stoccarda, […]


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Che sia uno dei personaggi sportivi del momento ci sono pochi dubbi, soprattutto ora che anche lui è finito nella trappolona di una delle love-story più gossippate, dietro cui si trincera con il più classico dei ‘no comment’. Che gli ultimi mesi siano stati i migliori della sua carriera – grazie alle vittorie di Stoccarda, Amburgo e Viña del Mar – idem. Lo stesso non può certo dirsi per le passioni calcistiche di “Fogna”, com’è soprannominato nel circuito tennistico e non solo, considerando le disastrose stagioni da cui erano reduci Genoa e Inter ai nastri di partenza del campionato in corso. La situazione è ora in miglioramento su entrambi i fronti, anche se in verità il Grifone, quando a tiro c’è la Lazio, ha sempre raccolto sorrisi in mezzo a tante delusioni: cinque incroci, due a Marassi e tre all’Olimpico, e altrettanti successi. Ligure di Sanremo, dove nacque il 24 maggio di 27 anni fa, l’attuale numero 14 e primo italiano del ranking Atp si è addirittura prestato alla brevissima carriera di calciatore prima di Natale, debuttando con la maglia del ‘suo’ Taggia nel campionato Promozione, prima di riprendere in mano la racchetta. Direttamente da Miami, dove tra poche ore sarà chiamato ad affrontare Rafa Nadal per gli Ottavi del secondo Masters 1000 stagionale – il Sony Open sul cemento di Crandon Park, nell’isola di Key Biscayne -, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha intercettato in esclusiva Fabio Fognini, alla vigilia del turno infrasettimanale in programma mercoledì sera a Marassi.

Il tuo Genoa è ufficialmente la bestia nera della Lazio, con 5 vittorie negli ultimi 5 confronti: credi che la serie positiva continuerà mercoledì?

“E’ vero, la Lazio ci ha sempre portato bene negli ultimi tempi. Mercoledì, però, mi aspetto una battaglia: sarà un match molto delicato, contro una squadra dura da affrontare. Oltretutto parliamo di un turno infrasettimanale, si torna subito in campo a distanza di poche ore. Non saprei che partita aspettarmi, è davvero difficile sbilanciarsi”.

Su quale giocatore punti dei tuoi e chi, viceversa, toglieresti alla Lazio?

“Ovviamente ripongo le mie speranze in bomber Gila, penso sia sempre lui quello più temuto dalle squadre avversarie. Per quanto riguarda la Lazio, non sarebbe male se Klose rimanesse ancora a riposo: si è visto come i biancocelesti abbiano risentito della sua assenza domenica sera contro il Milan”.

Qual è il momento più emozionante che ricordi nella tua vita da tifoso genoano? Il derby di tre anni fa, quando il gol di Boselli all’ultimo secondo mandò di fatto la Samp in Serie B?

“Forse è brutto dirlo, ma direi proprio di sì. Ricordo poi con molto piacere un’altra stracittadina, vissuta in Gradinata Nord, con gol decisivo di Milito (il 7 dicembre 2008, ndr). I derby della Lanterna sono sempre partite pazzesche, il ‘Ferraris’ si colora a festa e mette i brividi”.

E’ corretto precisare che la tua passione per il Genoa nasce dalle radici territoriali, quella per l’Inter da “imposti doveri” familiari?

“Assolutamente sì! L’Inter è la fede di famiglia, mentre il tifo per il Grifone è pura passione e ammirazione per il magnifico popolo rossoblù”.

Il tuo cuore è dunque diviso a metà, ma i tifosi nerazzurri sono gemellati con quelli della Lazio. Anche Fabio Fognini nutre qualche simpatia per i colori biancocelesti?

“Ragazzi, va bene il gemellaggio (ride, ndr), ma quel fatidico 5 maggio 2002 a Roma perdemmo uno degli scudetti più sicuri della storia del calcio… (ora ride un po’ meno, ndr). In generale devo dire che sono amante del bel calcio, ma chiaramente come in tutte le cose si hanno simpatie e antipatie, che preferisco tenere per me”.

Tra i tuoi punti di forza, oltre a rapidità e elasticità, ci sono grinta e temperamento: per questo motivo, al di là del suo passato nerazzurro, è Marco Materazzi il calciatore a cui ti ispiri?

“Certamente. Matrix era un vero modello, uno dei pochi che ci metteva sempre la faccia, magari anche rischiando pessime figure ogni tanto: in questo, più che per le caratteristiche tecniche, mi rivedo molto in lui, ed è inevitabile che col tempo sia diventato il mio idolo”.

Di recente hai detto: “Il calcio è sempre stato il mio sport preferito e appena posso torno a dare due tiri al pallone”. Da qui l’idea di debuttare in Promozione con il Taggia, anche solo per i tre minuti finali, nello scorso dicembre?

“Ribadisco quanto già dichiarato: paradossalmente il mio sport preferito è il calcio e, appena posso, faccio qualche sgambata con gli amici. L’idea di esordire in Promozione è nata da mio padre, per cercare di far qualcosa di diverso insieme proprio ai compagni d’infanzia. E’ stato bello poter realizzare questo piccolo sogno nella squadra con cui ho dato i primi calci ad un pallone, dagli esordi fino ai 14 anni”.

Contro l’Atalanta i tifosi della Lazio hanno lasciato lo stadio Olimpico deserto, una forma di protesta contro la società che probabilmente sarà riproposta da qui a fine stagione. Anche da professionisti il supporto esterno è davvero così fondamentale per il raggiungimento di un risultato sportivo?

“Io ritengo che una partita senza pubblico non possa esistere, e questo vale per qualsiasi sport. E’ soltanto grazie ai tifosi che noi sportivi, amatoriali e professionisti, possiamo trovare gli stimoli per dar vita a vere e proprie battaglie sul campo da gioco. A patto, ovviamente, che non si vada mai oltre: detesto sentir parlare di cori razzisti, discriminazione territoriale o cose del genere”.

Tornando al match di domani sera a Marassi: non potrai seguire l’incontro per ovvi motivi, ma non puoi esimerti dall’azzardare un pronostico…

“Come dicevo prima, è una partita in cui è molto difficile sbilanciarsi. Ma in fondo sono convinto che il Grifone allungherà questa serie positiva contro la Lazio: vinceremo 2-1”.

Prima del derby Inter-Milan dello scorso dicembre rivelasti la scommessa con Nole Djokovic, tifoso rossonero, da te poi vinta grazie al gol di Palacio nel finale. Non è che anche stavolta ne tieni in serbo un’altra, magari con il direttore del tuo sito ufficiale – e grande tifoso biancoceleste – Matteo Grigatti?

“Ora sono impegnato qui a Miami e sinceramente non abbiamo avuto modo di parlarne. Ad ogni modo non mi tiro indietro e, anzi, colgo l’occasione per lanciargli la sfida: quando vuole son pronto, l’importante è che poi le scommesse vengano pagate come si deve!”.

L’ho lasciata per ultima, anche se in realtà è la prima domanda che mi hanno chiesto tutti di farti: che ci dici del nuovo flirt con Flavia Pennetta?

“Lasciamo perdere, il gossip lo lascio agli altri… Io sono concentrato esclusivamente sulla mia carriera sportiva, cercando di crescere e svolgere sempre al meglio il mio compito in campo”.

Manuel Gavini

Lalaziosiamonoi.it

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