CASSANI: «Voglio che il mio matrimonio col Genoa sia lungo e felice»

«Sul lungomare di Rapallo, incontrai la ragazza che sarebbe diventata mia moglie. Alla Liguria sono legato. E spero che il matrimonio con il Genoa sia altrettanto lungo e felice». Il nuovo difensore rossoblù Mattia Cassani racconta al sito ufficiale del Genoa un particolare benaugurante. Forse un segno del destino che lo lega alla Liguria: «Le […]


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«Sul lungomare di Rapallo, incontrai la ragazza che sarebbe diventata mia moglie. Alla Liguria sono legato. E spero che il matrimonio con il Genoa sia altrettanto lungo e felice». Il nuovo difensore rossoblù Mattia Cassani racconta al sito ufficiale del Genoa un particolare benaugurante. Forse un segno del destino che lo lega alla Liguria: «Le stagioni migliori le ho vissute tra iodio e salsedine. A Palermo. Se non altro, un precedente benaugurante» prosegue. E rivela i motivi della sua decisione di volare sulle ali del Grifone sino a Pegli: «Una scelta dettata dalla situazione, sono un uomo orgoglioso. E’ prevalsa la voglia di rimettermi in gioco, di ripartire e riprendere un percorso. In passato mi era capitato una volta di cambiare a gennaio. Al di là delle difficoltà logistiche, se hai famiglia, l’importante è ambientarsi con i compagni. Il calcio a Genova, Firenze o Roma rimane lo stesso. Spaesato? Non direi. Con Bovo e Olivera ho condiviso esperienze di club, con Antonelli e Floro nelle nazionali giovanili. E poi ho lavorato con Ballardini, un tecnico che ok parla poco ma osserva tutto. Gli altri li conosco dagli incontri sui campi».

Cassani si sofferma sugli inizi della sua carriera, quando incontrò un allenatore molto amato dai genoani. «Dalla Primavera della Juventus, difensore centrale con Gasperini, mi trasferii alla Sampdoria nel mercato invernale. Un ruolo marginale e un’esperienza di pochi mesi, però servita a impattare col calcio professionistico e in uno spogliatoio vero. Imparai come ci si prepara a lottare per i tre punti. Fu Novellino a ritagliarmi la posizione di terzino. Beh, rispetto a dieci anni fa, sono un altro giocatore. E conto di lasciare un segno differente». Difensore della Nazionale, è pronto a svolgere un ruolo importante sulla fascia destra dello schieramento di Ballardini: «L’esperienza è importante nei momenti delicati. Ma vale pure la spensieratezza dei giovani, a livello inconscio percepiscono meno le difficoltà. Costruiremo insieme lo spirito di gruppo».

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