“Dall’Under 15 in poi, è stato un percorso piuttosto lungo. Pieno di impegni, di partite, trasferte, esperienze: gioie e delusioni legate ai risultati”. Andrea Bertolacci racconta al sito ufficiale del Genoa la sua lunga trafila con la maglia azzurra, sino alla convocazione per lo stage nella Nazionale maggiore che si terrà tra lunedì e mercoledì prossimi. “Una grande palestra di vita – prosegue il celtrocampista rossoblù – ho imparato tanto dalla possibilità di frequentare i ritiri delle varie rappresentative, ascoltando i consigli e le parole dei tecnici che si sono succeduti”.
Bertolacci si recherà nella Capitale assieme a Mattia Perin, anche lui precettato dal ct Cesare Prandelli. “L’Acqua Acetosa, dove ci alleneremo – racconta – è distante da dove ho casa a Roma. Con l’Under 17 e l’Under 19, capitava di andare alla Borghesiana. Questa chiamata, anche se si tratta di uno stage, è una soddisfazione enorme e la considero non un punto di arrivo ma di partenza, per buttarmi ancora di più sul lavoro e investire sulla ricerca a migliorare nelle piccole e grandi cose. I margini di crescita esistono sempre, se non si pongono limiti”.
Domenica prossima non ci sarà a Verona contro il Chievo a causa della squalifica: ma Bertolacci incita i suoi compagni a non abbassare la guardia. “Con il Genoa sto, stiamo vivendo una stagione positiva, ma non possiamo abbassare la guardia. Domenica ci aspetta una partita dura, il Chievo sta lottando per la salvezza e scaricherà la sua aggressività, spinto dalla voglia di fare risultato. Per noi è una grande opportunità, ma non sarà facile da cogliere”.
