AMELIA: «Sono amareggiato, mi sento scaricato»

Amelia non si trovava a suo agio con i metodi del nuovo staff tecnico del Palermo. Ne parla a lungo con il preparatore Antonello Brambilla e con Zenga. Ne viene messo al corrente anche Zamparini, che ne parla con il giocatore: il ragazzo chiede di lavorare con metodi diversi. Poi arriva la telefonata del Genoa […]


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Amelia non si trovava a suo agio con i metodi del nuovo staff tecnico del Palermo. Ne parla a lungo con il preparatore Antonello Brambilla e con Zenga. Ne viene messo al corrente anche Zamparini, che ne parla con il giocatore: il ragazzo chiede di lavorare con metodi diversi. Poi arriva la telefonata del Genoa che offre in cambio Rubinho. «Quando ho ricevuto la chiamata di Sabatini sono rimasto sorpreso – amette il neo-portiere rossoblù -. Mi ha telefonato lunedì mattina prospettandomi la possibilità di essere ceduto. Io non ho mai chiesto di andare via, i miei problemi sono stati di altra natura e certamente risolvibili. Sono amareggiato, mi sento scaricato».

Dopo la telefonata col ds, Amelia chiama un dirigente della Roma comunicandogli l’intenzione del Palermo di cederlo al Genoa. I giallorossi, però, propongono un prestito con diritto di riscatto: scontato il no di Zamparini. «Questo non posso confermarlo – afferma l’ex numero 32 rosanero -. Dico soltanto che volevo rimanere. Un mese fa si era presentata anche un grande squadra del sud per acquistarmi, una società guidata da un tecnico con cui ho un ottimo rapporto (il riferimento è al Napoli, ndr), ma ho scelto la Sicilia. Adesso vado via con amarezza, stavo cercando anche di acquistare casa a Palermo. Per fortuna mi hanno ceduto a un club importante che giocherà l’Europa League, ma sono perplesso».

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