NUR EL GAWOHARY: «Il Genoa non ha fretta di acquistare sul mercato, può valutare in tranquillità »

Secondo il celebre giornalista di Radio Babboleo News il Grifone potrà  farlo poiché non ha l'assillo dei turni preliminari delle coppe europee


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Un bilancio positivo con un occhio al futuro. Il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net Nur El Gawohary, redattore di Radio Babboleo News, traccia il profilo della stagione appena trascorsa del Genoa. Inoltre, il celebre cronista della prima radio privata ligure prova a tracciare un profilo della possibile campagna acquisti della società rossoblù.

Ieri si è chiuso il sipario sul campionato: quale bilancio si può tracciare sul Genoa?

«Sicuramente è un bilancio positivo. Qualche tifoso può rimanere deluso da qualche mancato obiettivo, ma la nona posizione non va buttata via. Ci sono tuttavia due elementi di cui bisognerà fare tesoro».

Quali?

«Innanzitutto maggiore attenzione negli acquisti: qualche errore è stato commesso nelle ultime sessioni di mercato. Inoltre occorre maggior continuità da parte della squadra: il rendimento fuori casa è stato decisamente più scadente rispetto a quello della passata stagione».

Ci si consola con le due importanti convocazioni in Nazionale di Criscito e Bocchetti: è un primo punto di partenza per la costruzione del Grifo per il prossimo anno?

«Sicuramente sì. La loro convocazione è una grande soddisfazione e la conferma di un ottimo lavoro svolto in perfetta sinergia tra la squadra e la dirigenza societaria. Io sono nostalgico e voglio fare un’osservazione».

Prego…

«L’Inter, vincitrice del campionato, è stata trainata da un giocatore, di cui però non vorrei pronunciare il nome, che è completamente rinato in maglia rossoblù. E’ l’ennesima dimostrazione che i calciatori che passano da Pegli non possono che migliorare».

Un altro punto di forza per il futuro potrebbe essere rappresentato dai ragazzi della Primavera convocati quest’anno in prima squadra o forse è troppo prematuro per dirlo?

«Credo che non bisogna correre un rischio che ricorre quando la squadra ha problemi di formazione a causa di infortuni e squalifiche: addossare il peso delle responsabilità su ragazzi che, pur se molto validi, non sono pronti ad assumerlo. I giovani sono una grandissima risorsa per il Genoa, ma anche la società deve essere una risorsa per loro».

E veniamo al calciomercato: lei su quali ruoli punterebbe l’attenzione?

«Quello che non funziona l’abbiamo visto tutti. Manca soprattutto una punta o quanto meno un giocatore che riesca a dare maggiore concretezza alla fase offensiva: l’attacco è forse il settore che ha più deluso. Non credo che il Genoa abbia pagato lo scotto di non possedere nomi di buon livello soprattutto a centrocampo. Tuttavia gli infortuni hanno pesato molto sul rendimento della squadra: in modo particolare sul reparto arretrato. Quando si incassano tanti gol non è dovuto, come alcuni pensano, al fatto che il Grifo abbia difensori scarsi, ma ci sono problemi di diversa natura. Sarebbe ridicolo pensare che Criscito, Bocchetti, Sokratis siano diventati all’improvviso dei brocchi».

Martinez e Biagianti potrebbero essere nomi “papabili” per la nuova rosa del Genoa oppure sono il solito pourparler del calciomercato?

«Credo che è prematuro affermare qualsiasi tipo di giudizio. Genoa e Catania hanno confermato che c’è un dialogo per i due giocatori. Si è parlato anche del centravanti etneo Maxi Lopez: tutti e tre potrebbero essere davvero utili per rafforzare la rosa. Enrico Preziosi ci ha però riservato negli anni scorsi delle sorprese dell’ultim’ora: potrebbe farlo anche quest’anno. Ciò potrebbe essere ancora più fattibile quest’anno anche perché la squadra non deve sostenere i preliminari delle coppe europee: quindi può affrontare in tutta calma e serenità il mercato estivo, poiché non ha alcuna fretta di effettuare acquisti».

Marco Liguori

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