Giovanissimi nazionali: cresce l’attesa per il big match Genoa-Juventus a Voltri

Fuori i secondi. L’attesa cresce per il match che, a tre dal termine, mette in palio corona e primato del girone. In caso di braccia al cielo con la Juve che insegue a due punti (61 contro 59), i grifoncini si troverebbero la strada spianata, come testa di serie, per salire sul ring delle finali […]


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Fuori i secondi. L’attesa cresce per il match che, a tre dal termine, mette in palio corona e primato del girone. In caso di braccia al cielo con la Juve che insegue a due punti (61 contro 59), i grifoncini si troverebbero la strada spianata, come testa di serie, per salire sul ring delle finali nei Giovanissimi nazionali. Dopo la vittoria in Italia della Manchester United Premier Cup, con volo prenotato per l’Inghilterra, la doppietta sarebbe impresa da non dormirci notte e giorno. La sfida delle sfide tra i più forti, domenica al San Carlo di Voltri (ore 11, ingresso 5 euro), porta valori tecnici di alto profilo e nasce all’insegna della sportività. La stessa esibita dai ragazzi in tutta la stagione e, all’andata, apprezzata tra i bianconeri a riconoscimento della legittima vittoria rossoblù.

Il tecnico del dream-team del Grifo, Davide Brunello, inquadra così partita e contenuti. “I numeri sono rivelatori delle fisionomie delle squadre. Noi unici imbattuti ed equilibrati in ogni reparto con la miglior difesa (14 contro le 18 subite dai piemontesi, ndr) e la Juventus con eccellenti valori a cominciare dall’attacco (77 i gol segnati contro 60 dei rossoblù, ndr). E’ una verifica e un passaggio, nel percorso di apprendimento e nella maturazione di esperienze. Non peserei più di tanto la partita, si parla di ragazzi. L’idea è di fare la prestazione e provare a vincere. Poi avremo le sfide con Torino e Varese”.

La mentalità inculcata nel gruppo, con il vice Armando Ferroni e lo staff, è uno dei segreti di una stagione incredibile. 19 successi, 4 pareggi, 0 sconfitte. I numeri per leggere tra le righe. “La cultura del lavoro è stata il presupposto per affrontare ogni allenamento come fosse il più importante e ogni partita con lo stesso spirito. Il processo di consapevolezza ha dato frutti, per prendere  coscienza di ciò che sia utile in termini di investimenti ed energie. Ciò che riesci a esprimere la domenica è conseguenza della preparazione settimanale. Ai ragazzi dico di restare tranquilli e pensare a divertirsi. L’orgoglio è schierare quattro quinti di ragazzi nati a Genova e in Liguria. La cantera a chilometri zero”.

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