Angelo Spanò: «Annata altalenante, sarà  decisivo il derby»

Il capogruppo dei Verdi alla Provincia di Genova parla della stagione discontinua del Grifone


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Con la netta vittoria sul Brescia, il Genoa chiude una volta per tutte la pratica salvezza e nelle restanti partite, chissà che non si vedranno nuovi esperimenti tattici o importanti esordi per i ragazzi della Primavera che potranno toccare con mano la realtà della massima serie. Ormai, l’argomento del momento riguarda la pericolante situazione dei cugini blucerchiati, che per forza di cose, dipenderà per gran parte anche dai risultati della formazione di Ballardini, che dovrà affrontare Lecce, Cesena e la stessa Sampdoria nel derby dell’8 maggio.

Per parlare di questo periodo del Grifone, Pianetagenoa1893.net ha voluto accogliere nella rubrica “Genoano Famoso” un vero tifoso rossoblù: Angelo Spanò, capogruppo dei Verdi alla Provincia di Genova.

Angelo Spanò, innanzitutto: com’è nata la sua passione per il Genoa?

«La mia fede rossoblù è nata nel 1948, da quando sono nato. Da piccolo abitavo a Molassana e con altri due miei amici d’infanzia avevamo deciso di sostenere il Genoa, perché era ed è la squadra di Genova. Ho vissuto, vivo e vivrò per sempre Genoano».

Tornando al presente, come giudica la stagione della squadra rossoblù?

«E’ stata un’annata altalenante. Spesso abbiamo raccolto punti laddove non avevamo costruito molto e altrettanto frequentemente ci siamo ritrovati con le mani vuote dopo partite di grande spessore, come testimonia l’ultima sconfitta con la Juventus. E’ stato un peccato vedere diverse volte il Genoa perdere al Ferraris, per non parlare delle partite dopo le soste, che come la storia rossoblù ci insegna, sono spesso negative».

La quota dei 42 punti è stata raggiunta, assieme alla sospirata salvezza: si parla già di arrivare a 51, ma quanto conterà il Grifone questa Sampdoria in lotta per la salvezza nella rimanente parte di stagione?

«Dobbiamo guardare in casa nostra e pensare a noi. Un dispetto ai cugini, potrebbe starci: ricordo i tempi bui del Genoa in B e non mi dispiacerebbe molto vederli nella serie cadetta, anche a costo di non avere il derby il prossimo anno. Noi però possibilmente dobbiamo andare avanti per la nostra strada. L’importante è stato evitare le coppe europee che quest’anno ci avrebbero arrecato un notevole danno: come ad esempio lo scorso anno per noi e per la Lazio, o anche l’attuale Samp che, qualificata alla Champion’s non si è rinforzata e ora è terzultima».

Una cosa è certa: il derby dell’8 maggio sarà un importante spartiacque.

«Sarà senza dubbio decisivo. Sabato prossimo loro vinceranno quasi sicuramente contro il Bari, già con un piede e mezzo in serie B, e poi avranno ancora bisogno di punti. Si dice che il derby lo vince chi è più arrabbiato: in questo caso lo sono loro ma non sarà così facile. Tutto è probabile».

Per finire, una battuta: ci si agita di più nel consiglio provinciale o alla stadio?

«Dipende. C’è chi viene in consiglio a scaldare la seggiola, ma noi in Provincia ci stiamo dando da fare per i cittadini e per risolvere i loro problemi. Quando andiamo alla stadio però, lasciateci sfogare».

Daniele Zanardi


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