Il Genoa, nonostante una pessima prima frazione, vince a Verona. La partita di ieri può essere considerata emblematica degli umori della piazza. Nel primo tempo i mugugni verso Gasperini erano al top, rafforzati da una prestazione decisamente, obiettivamente, scialba. Ma il Grifone ribalta la partita, sprecando anche un rigore, e in venti minuti esalta i Gasp-maniaci.
Da parte nostra non ci resta che chiedere ancora una volta equilibrio di giudizio facendo convergere gli uni e gli altri sui freddi numeri. La matematica, infatti, non mente. Questo Genoa fuori casa ha avuto finora un rendimento straordinario, costruito su primi tempi di attesa e riprese da assalto.
Firenze, Verona, Parma e ancora Verona si somigliano molto come copione, e come trama.
Il Grifone con 8 punti in 4 partite ha finora fatto peggio solo della Juve, come il Milan, e meglio di tutte le altre, Roma inclusa. Questo Genoa in casa ha invece avuto un rendimento altalenante: 4 punti frutto di 2 sconfitte, 1 pareggio e 1 vittoria. Anche queste partite hanno una trama comune. Tutti i risultati, paradossalmente, non hanno rispecchiato quanto visto in campo. Il Grifone avrebbe meritato di pareggiare le partite con Napoli e Sampdoria, vincere quella con l’Empoli e perdere quella contro la Lazio. Il giusto sarebbe stato 5 punti anziché i 4 conquistati.
In sintesi, dopo quasi un quarto di campionato, il Club più glorioso d’Italia ha una classifica sostanzialmente giusta, realistica e di tutto rispetto. Vero che il calcio champagne del Gasp 1 è un lontano ricordo (ma il livello degli attori é molto diverso) e che il diritto di critica e’ sacrosanto. Ma e’ innegabile che la società è riuscita a costruire una rosa competitiva, con risorse importanti e decisive per cambiare il corso delle partite.
E Gasperini, che come tutti coloro che lavorano commette degli errori, numeri alla mano sta facendo molto bene.
Federico Santini
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