La leggenda continua. Il Genoa inizia il suo 121esimo anno di gloria infliggendo una lectio magistralis alla Sampdoria. Lezione di calcio veramente dura da digerire. Delio Rossi in sala stampa chiede addirittura scusa ai propri tifosi; una parte dei quali, peraltro, avendo capito la mala parata, aveva già iniziato ad abbandonare lo stadio e metà secondo tempo.
Una vittoria magnifica nata nelle due intense settimane pre-derby. Prima una Nazionale italiana che schiera in una partita ufficiale ben due titolari rossoblù. Poi il 6 e 7 settembre una meravigliosa festa, ottimamente organizzata dalla Tifoseria Organizzata, per celebrare il compleanno del Vecchio Grifone. Infine la vicenda della “spia in mimetica” e il pubblico sberleffo.
Una vittoria magnifica maturata in 90 minuti giocati con intelligenza e cuore dal Vecchio Balordo. Prima Antonini che in 8 minuti o poco più apre gli occhi a tutti sullo scambio con Biondini ed entra di diritto e prepotenza nella storia del Club più antico d’Italia. Poi Gilardino, Vrsalijko e Calaiò che confezionano una azione da manuale del calcio, affettando 50 metri di campo e i malcapitati avversari con tre passaggi. E infine, come una ciliegiona sulla torta, ecco la “cartolina” di Francesco Lodi, immancabile must natalizio che quest’anno, oltre alle strenne natalizie, rischia di caratterizzare anche gli ultimi saldi estivi e tutto l’autunno.
Per molti potrà solo essere una partita di calcio. Ma per i Genoani e per una meravigliosa Gradinata Nord, il trionfo di ieri è un’altra epica pagina di una Grande Storia d’Amore. E la leggenda continua…
Federico Santini
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