Promossi&bocciati – De Maio crea e distrugge, Burdisso sbaglia ancora. Ok Marchese e Antonelli

Perin 6: L’unico brivido che avverte è in occasione di un dribbling pretenzioso su Ibarbo, finito in un raffazzonato rinvio sull’out di sinistra. Incolpevole sui gol, nonostante il miracolo sul 9 sardo che ha preceduto la seconda rete del Cagliari. Da evidenziare l’intervento che in chiusura di partita evita il 3-1 di Ibarbo. Burdisso 4.5: E’ […]


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Perin 6: L’unico brivido che avverte è in occasione di un dribbling pretenzioso su Ibarbo, finito in un raffazzonato rinvio sull’out di sinistra. Incolpevole sui gol, nonostante il miracolo sul 9 sardo che ha preceduto la seconda rete del Cagliari. Da evidenziare l’intervento che in chiusura di partita evita il 3-1 di Ibarbo.

Burdisso 4.5: E’ vicino al pallone sull’indecisione generale che ha favorito il gol di Sau ma, effettivamente, ha ben poche responsabilità. Patisce il folletto sardo nel secondo tempo in un paio di occasioni: alla terza, se lo vede sfuggire via davanti a Perin sulla conclusione che ha favorito l’1-2 di Ibarbo. Manfredini, dove sei finito?

De Maio 4.5: Tesse e disfa la tela dapprima intarsiata con un pregevole gesto per opportunismo e scelta di tempo e dopo sgualcita da quello sciagurato appoggio per Sau, in collaborazione con l’indeciso Sturaro. Confeziona insieme a Burdisso il patatrac che apre la strada al successo del Cagliari. 

Marchese 6.5: L’ennesima conferma che dalla sua parte il Genoa corre davvero pochi pericoli. È sempre puntuale quando Sau svaria sulla destra e non rinuncia mai ad avanzare quando è il momento di anticipare la giocata avversaria.

Motta 5.5: Non risparmia corsa ed intensità sulla fascia destra, ma così come i compagni di squadra tira i remi in barca dopo la prima ed illusoria mezzora. 

Sturaro 5: Se Bertolacci punta a rubare la scena del Ferraris, il giovane sanremese non si perde in troppi complimenti nel vestire la «tuta da operaio» e sporcarsi le mani nel contenere le folate avversarie. Ha vita facile nel primo tempo, meno nella ripresa. Mostra la stessa personalità nell’incaricarsi della battuta dei calci piazzati. L’indecisione sul gol di Sau pesa come un macigno sul voto finale. 

Bertolacci 5.5 : Tocchi di prima, verticalizzazioni «a nastro» e continui movimenti in favore dei compagni per andare a prendere palla. Lavora per diventare il protagonista del centrocampo del Genoa, ma il suo secondo tempo è solo da comparsa (36′ st De Ceglie sv)

Antonelli 6.5: E’ un bolide nel Genoa rombante dei primi minuti. Con il diminuire dell’intensità generale, abbassa il baricentro e dosa con più saggezza le sue incursioni, sempre pericolose per la difesa del Cagliari. 

Konatè 5: Ininfluente sul piano del gioco, fatica a trovare spazio sulla corsia destra e non aiuta in particolare Gilardino, che trova in Sculli e Bertolacci le spalle giuste per rendersi pericoloso. L’esterno senegalese ha vissuto tempi ben più positivi sotto la Lanterna: serviranno quelle prestazioni per guadagnare la definitiva fiducia di Gasperini per la prossima stagione. (11′ st Cofie 5.5: utile in fase d’interdizione, da rivedere quando si ritrova la palla tra i piedi per impostare)

Gilardino 6.5: Dà tutto e di più, pur con una mano bendata e un ginocchio incerottato dopo un duro contrasto con Avramov. Gli unici palloni giocabili, però, arrivano quando è in fuorigioco. Curato dalle angherie di Astori e compagni, lotta come un leone e non rinuncia mai a tirare indietro la gamba. Ma i compagni non lo assistono a dovere.

Sculli 6: Solito lottatore in posizione avanzata, si sacrifica sulla fascia in fase di spinta e soprattutto quando c’è bisogno di arretrare per aiutare Antonelli. Spende tanto e la lucidità ne risente. Gasp lo sostituisce per cambiare marcia. (21′ st Fetfatzidis 5: un paio di piroette sul pallone e nulla più. Effimero)

Allenatore – Gasperini 5: Che illusione il vantaggio di De Maio. Gioco in pugno e sicurezza a tutto campo. Forse, anzi, sicuramente troppa. Sembravano una certezza i tre punti a vedere la prima mezzora. Dopo, il crollo: il vistoso calo d’intensità ha lasciato terreno ai redivivi attaccanti del Cagliari, fantocci all’avvio, mattatori al triplice fischio. Assodato che gli uomini sono questi, cosa manca al Genoa è la concentrazione: alla luce di questa sconfitta, anche quelle con Milan e Torino non sembrano più solo un caso. E il Grifone è a secco da ben quattro partite.

A disposizione: Bizzarri, Donnarumma, Portanova, Gamberini, Antonini, Cabral, Vrsaljko, Held.

L’avversario – Cagliari (4-3-1-2): Avramov 6.5; Pisano 6 (5′ st Perico 6.5), Astori 6.5, Rossettini 6.5, Avelar 6; Eriksson 6, Conti 6.5, Dessena 6; Ibraimi 6.5; Sau 7 (38′ st Nenè sv), Ibarbo 6.5. Allenatore: Ivo Pulga. In panchina: Silvestri, , Bastrini, Oikonomou, Cabrera, Cossu, Tabanelli, Pinilla.

Arbitro: Celi di Bari 6.5

Daniele Zanardi

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