Promossi&bocciati – Black out in difesa e gioco a sprazzi, non basta il cuore di Antonelli

Perin 5.5: Superlativo nel tuffo che chiude la porta a Icardi, rimane a metà strada tra la respinta e la presa: ne viene fuori un pallone da accomodare in rete per Palacio. Non benissimo, per usare un eufemismo, sulla testata di Icardi. La giornata storta capita a tutti, anche ai campioni. Izzo 6: Segna il […]


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Perin 5.5: Superlativo nel tuffo che chiude la porta a Icardi, rimane a metà strada tra la respinta e la presa: ne viene fuori un pallone da accomodare in rete per Palacio. Non benissimo, per usare un eufemismo, sulla testata di Icardi. La giornata storta capita a tutti, anche ai campioni.

Izzo 6: Segna il suo primo gol in Serie A dopo una partita faticosa, in cui era riuscito a barcamenarsi tra una sbandata e l’altra del reparto. Illude tutti per il forcing finale, finché Vidic scardina con facilità la marcatura a zona sui corner e chiude sul 3-1.

De Maio 5: Icardi era alle spalle, in “sicuro” fuorigioco. Non fosse che la linea difensiva era formata da due interpreti improvvisati dell’offside, Lestienne e Antonelli. Ma dopo è tra lui e Burdisso che Icardi trova il tempo e lo spazio di girare il 2-0. E Vidic gli schiaffa in faccia il gol che chiude i conti. Stasera un po’ di Novalgina e a letto presto.

Burdisso 5: Quando Palacio capisce che c’è trippa per gatti, il difensore argentino deve ancora mettersi in moto: 1-0. E l’esperienza non lo aiuta quando si fa sovrastare da Icardi: 2-0. Black out, buio a San Siro.

Edenilson 6: Non è facile ritrovarsi tra una difesa ballerina e un attacco quasi invisibile. Prova a ricucire le due fasi con sacrificio, partecipa con sostanza all’accenno di ripresa nel secondo tempo.

Bertolacci 5: Il primo del centrocampo ad andare a pressare, il primo a ricevere palla per iniziare il gioco. Fa un po’ di tutto, e male. Cresce nella ripresa e, con lui, il Genoa, ma non abbastanza per raddrizzare una partita cominciata storta. Oggi fa gli anni, ma non la differenza: stasera niente spumante, solo gazosa. (38′ st Tino Costa sv: il suo sinistro propizia il 2-1 di Izzo)

Rincon 5: Non è la calamita attira-palloni scesa in campo contro l’Atalanta. Fatica in mezzo al campo e non aiuta a dovere l’affannato Bertolacci (35′ st Fetfatzidis sv: poco tempo per combinare qualcosa)

Antonelli 6.5: Scatta tardi, il lancio di Medel è già partito e Icardi apre la strada al gol di Palacio. Ma ha il merito di essere uno dei pochi rossoblù a crederci e aver impensierito (per ben quattro volte) Handanovic: di tap-in, da fuori e due di testa. Ma quando non gira, non gira. E deve accontentarsi di un “bravo”.

Falque 5.5: I palloni toccati nel primo tempo si contano sulle dita di una mano. Cambia fascia dopo mezzora, ma anche lì trova solitudine e un ringhiante Campagnaro. Un acuto nella ripresa: Handanovic dice no al suo mancino a giro. 

Matri 5: Squadra con baricentro all’indietro, lui viene chiamato in causa una manciata di volte toccando, spesso, in maniera imprecisa e, sempre, lontano dall’area. Un problema al polpaccio mette nei guai lui, il Genoa e Gasperini: in rosa al momento non ci sono altre prime punte (8′ st Kucka 6: distribuisce calcioni e sportellate con generosità. La sua grinta sarebbe servita a scuotere  la squadra dall’anonimato del primo tempo)

Lestienne 5.5: Parte a sinistra, così così. Alla mezzora cambia fascia ed entra più nel vivo del gioco. Tocchi veloci e scatti brucianti, a volte inconcludenti, altre non accompagnati dai colleghi di reparto. Quando ci prova lui, è sfortunato: ad Handanovic battuto, è la traversa a dire no alla sua spettacolare acrobazia al volo.

Allenatore – Gasperini 5: Si presenta con la sua difesa a tre, tanto osteggiata nella sua breve esperienza a Milano, che si rivelerà facilmente perforabile, e un attacco spregiudicato ma poco in partita. Si ritrova sotto di due lunghezze, come con l’Atalanta, e la sensazione è che possa finire in goleada: giocatori fermi, disarmati e disarmanti. Matri si fa male, il Genoa si riprende ma dopo il gol di Izzo, Vidic sigilla sul 3-1. Il bilancio della partita a San Siro: due gol presi su corner (e dalla marcatura a zona), un primo tempo incolore, una leggera ripresa nel secondo, gioco zoppicante. Troppo poco, per uscirne indenni. Tanto, invece, su cui lavorare: la vittoria, ora, manca da quattro turni.

A disposizione: Lamanna, Prisco, Antonini, Mandragora, Sturaro, Rosi 

INTER (4-2-3-1): Handanovic 7; Campagnaro 6.5, Vidic 6.5, Andreolli 6.5 D’Ambrosio 6; Medel 6.5 (42′ st Khrin sv), Guarin 6.5; Palacio 6.5 (21′ st Kuzmanovic 6), Hernanes 6 (29′ st Obi), Podolski 6; Icardi 7. Allenatore: Roberto Mancini. A disposizione: Carrizo, Berni, Dodò, Mbaye, Puscas, Donkor, M’Vila, Shaqiri.

Arbitro: Russo di Nola 7

Daniele Zanardi

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