Carlo Silipo, allenatore del Posillipo grande rivale delle squadre liguri, non ha dubbi. Occorre esportare anche nella pallanuoto i valori del gemellaggio tra le tifoserie genoana e napoletana. E racconta dei suoi tanti sfottò con l’amico e compagno di squadra Roberto Mannai.
Ha un ricordo particolare del gemellaggio tra Genoa e Napoli?
«Sul gemellaggio no: però ne ho di quando giocavo nel Posillipo. Mi beccavo spesso con uno dei miei compagni, Roberto Mannai: è genovese ed è un tifoso molto acceso del grifone. Quando Genoa e Napoli si incontravano, iniziava tra noi due una lunga serie di sfottò a partire dalla settimana precedente alla partita. Il lunedì successivo, in caso di sconfitta di una delle due squadre, gli sberleffi si sprecavano».
Un bel duello: dura ancora questa rivalità?
«Sì. Roberto è un vero genoano: è molto legato alla sua squadra e anche adesso continuiamo a prenderci in giro. Naturalmente con grande ironia e simpatia».
Avete visto qualche Genoa-Napoli assieme?
«Sì. Siamo stati assieme a Marassi nel 2007, l’anno della promozione contemporanea in serie A. E’ stata una giornata indimenticabile».
Tra le due tifoserie da ben 27 anni regna un clima di festa. Il gemellaggio tra due società di calcio è un valore che può ancora esistere nel mondo odierno del calcio?
«Credo proprio di sì: è un atto di sportività molto importante che dovrebbe essere preso a modello da tutti. E’ bellissimo quando i tifosi del Napoli si recano in trasferta, e viceversa quando i genoani vengono da noi, e sanno di essere accolti benissimo: c’è tanta gioia già da prima della partita. Il gemellaggio è importante poiché non si avverte mai quel clima di tensione che invece è presente con altre squadre, come Verona, Juventus e Roma».
Sarebbe da esportare anche nella pallanuoto?
«Ci vorrebbe proprio per eliminare certe esagerazioni. Purtroppo quando siamo stati la scorsa stagione a Recco siamo stati accolti male: speriamo che si accolga l’esempio delle tifoserie genoana e napoletana».
Dove vedrà domenica la partita?
«Sarò comodamente in casa con amici a gustarmi questa fantastica sfida tra due grandi squadre».
Marco Liguori
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