ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – MARIO BERETTA: «Confermo le mie previsioni: è un Genoa da quarto posto»

L'ex allenatore di Parma, Siena e Lecce considera il Genoa una delle principali candidate per una qualificazione alla Champions League


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Mario Beretta può essere considerato a tutti gli effetti un allenatore della nouvelle vague. La mentalità, la filosofia di gioco, le affinità con parecchi tecnici emergenti, infatti, sono sotto agli occhi di tutti. Una carriera caratterizzata da diverse soddisfazioni e da avventure importanti: nella massima serie Beretta ha guidato Chievo, Parma, Siena e Lecce con fortune alterne ma è ancora in attesa dell’occasione della vita, quella che potrebbe consacrarlo definitivamente ad alti livelli.

In attesa di trovare sistemazione, Mario Beretta, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, prende in esame le vicende rossoblù, profetizzando ai ragazzi di Gasperini un futuro importante.

In tempi non sospetti lei aveva affermato che il Genoa dispone delle potenzialità per centrare il quarto posto. E’ ancora della stessa idea?

«Certo, ne sono sempre più convinto. I motivi sono diversi: la squadra è buonissima e ben rodata, i giocatori lavorano assieme da anni e lo staff tecnico è competente e dotato di grandi capacità. Arrivare in Champions non sarà facile ma i presupposti ci sono davvero tutti».

Quali sono state, fino a questo momento, le note positive e quelle negative in casa rossoblù?

«Le note positive sono state parecchie, in primis il rapido ambientamento dei nuovi acquisti: da Crespo a Floccari, da Kharja ad Esposito, passando per Moretti. Negativi, invece, i tanti infortuni, ma questo non è colpa di nessuno».

Tra i tanti infortunati, qual è il giocatore di cui il Genoa ha sentito maggiormente la mancanza?

«Senza dubbio Ivan Juric. E’ un giocatore che conosce benissimo gli schemi di Gasperini e che fornisce sempre un rendimento molto elevato».

E come valuta il cammino europeo del Genoa?

«Il passo falso di Valencia poteva anche essere messo in preventivo ma, vedendo la partita, il risultato di parità sarebbe stato più giusto. Le chance di qualificazione, però, restano immutate: non sarà facilissimo piazzarsi nei primi due posti ma le possibilità sono concrete. In altre parole, i giochi sono apertissimi».

In caso di qualificazione al turno successivo, il Genoa potrebbe pagare qualcosa in campionato?

«A differenza di altre squadre come Fiorentina e Roma, il Genoa non è abituato a lottare su più fronti e ciò, alla resa dei conti, potrebbe influire. Se però riuscisse a mantenere un tale livello di serenità e di impegno, le cose potrebbero risultare meno complicate del previsto, ed i rossoblù avrebbero le carte in regola per onorare fino alla fine entrambe le competizioni».

Ed in campionato, invece, il Genoa da chi dovrà guardarsi maggiormente per difendere una posizione prestigiosa?

«Sette giornate di campionato possono essere poche o tante per valutare la forza dei rispettivi organici. Credo che la classifica attuale abbia già la sua attendibilità, ma prevedo l’irruzione in zone importanti di Palermo e Roma. Come ogni anno, poi, ci sarà la sorpresa in positivo e quella in negativo, ma è ancora presto per capire quali squadre potrebbero recitare questi ruoli».

Claudio Baffico

 

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