Sono tanti gli spunti che può regalare una sfida come quella tra Genoa e Palermo. Domenica non sarà soltanto il giorno del duello tutto albiceleste tra Palacio e Pastore: la squalifica inflitta a Floro Flores è stata ridotta di una giornata e, verosimilmente, sarà lui ad aggiudicarsi una maglia da titolare, ma c’è anche un Paloschi che scalpita. Per contro i rosanero ritroveranno Miccoli, altro elemento di grande qualità insieme a Ilicic e al giovanissimo Abel Hernandez. Pianetagenoa ha chiesto l’autorevole parere dell’esperto Mario Beretta (ex tecnico, tra le tante, di Parma, Chievo, Torino, Paok Salonnico e Brescia) per analizzare le infinite sfaccettature di questa gara.
Mario Beretta, domenica sarà la volta di Genoa – Palermo. Che partita dobbiamo aspettarci?
«È una partita tra due squadre che non stanno attraversando un buon periodo, questo è fuori di dubbio. Nel contempo sono due formazioni che hanno qualità importanti: entrambe possono trovare la giornata giusta e giocare una partita di spessore. Sono due squadre che, al di là di questo periodo, possono sicuramente esprimersi con giocatori di qualità».
Tra questi ci sono Palacio, da una parte, e Pastore, dall’altra. Il primo si sta affermando sempre di più nel nostro campionato, mentre il secondo sta attraversando un momento di flessione…
«Sono due campioni: Palacio ha cambiato il suo modo di giocare, prima veniva impiegato come laterale, ora più come punta, però sta dimostrando di essere un elemento valido anche in questa nuova veste, con una buona attitudine al gol. Pastore è un grandissimo giocatore. Ora sta avendo una flessione, ma è giovane e ci può stare. Tutti i calciatori, anche i più esperti, attraversano momenti difficili».
Sempre restando in attacco, Floro Flores potrà giocare, ma Paloschi potrebbe avere ancora una grande chance…
«Paloschi è un giocatore che ha grandi qualità, sicuramente, visto che quest’anno non ha mai giocato, avrà una grande voglia di mettersi in mostra».
Nelle ultime due partite il Genoa ha mostrato un calo nel primo quarto d’ora della ripresa. Come si può risolvere questo problema?
«Nessuno meglio dell’allenatore può dirlo, Ballardini vede tutti i giorni i suoi giocatori e li conosce bene. Può vedere se è una cosa cronica o se si tratta di episodi che ci possono stare. In base a questo l’allenatore può decidere come comportarsi».
Quale sarà la chiave della partita?
«La chiave della partita può dipendere da molti fattori. Intanto il Palermo ha cambiato sistema di gioco con l’arrivo di Cosmi e bisognerà vedere come la squadra stia assorbendo i nuovi schemi. Dall’altra parte, invece, c’è il consolidamento del sistema di gioco. Oltre alle situazioni tattiche, potrebbero essere le giocate dei singoli a fare la differenza: non solo Palacio e Pastore, ma anche altri giocatori potrebbero essere decisivi».
In più ci sarà anche il rientro di Miccoli…
«Questo è già un altro calciatore di grande talento. Non dimentichiamoci neanche di Ilicic. Del Genoa a me piace moltissimo Marco Rossi, perché ha capacità di inserimento straordinarie. Comunque, diciamo che le due squadre hanno in Palacio e Pastore gli elementi più decisivi».
Da qui alla fine del campionato rossoblù e rosanero a cosa possono puntare?
«Teoricamente sono de squadre che sono partite con obiettivi importanti: il Genoa puntando all’Europa League, il Palermo al quarto posto. Al momento i rosanero sono un po’ attardati, ma sono una squadra giovane e se arrivassero in Europa League centrerebbero un ottimo risultato».
Fabio Aronica
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET
