ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Marco Carparelli: «Sono pronto per tornare al Genoa»

Serata da dimenticare quella di ieri. Il Grifone esce sconfitto da Marassi per l’ennesima volta contro una Fiorentina che ha saputo gestire la partita dal 1’ al 90’. La Gradinata Nord ha chiamato a sé i giocatori nel post partita, per fargli capire che così non può andare. La stessa Gradinata che da qualche domenica […]


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Serata da dimenticare quella di ieri. Il Grifone esce sconfitto da Marassi per l’ennesima volta contro una Fiorentina che ha saputo gestire la partita dal 1’ al 90’. La Gradinata Nord ha chiamato a sé i giocatori nel post partita, per fargli capire che così non può andare. La stessa Gradinata che da qualche domenica a questa parte vede all’interno un ex rossoblù illustre: Marco Carparelli. Il neo giocatore del Pietra Ligure sta seguendo il Genoa da vero tifoso ma lui vuole altro. Già nei mesi scorsi aveva espresso, sempre in esclusiva ai microfoni di Pianetagenoa1893.net, un sogno che ora si sta trasformando in una voglia irrefrenabile: «Voglio tornare nel Genoa. Io posso dare tanto a questa squadra. Io ci posso stare tranquillamente all’interno della rosa del Genoa, vorrei far capire a questi ragazzi cosa vuol dire vestire quella maglietta. Sono pronto a fare l’uomo spogliatoio, ma il Genoa ha bisogno di me l’ho sento». Un vero proprio appello dell’ ex capitano rossoblù che soffre ogni domenica accanto alla sua gente.

 

Secondo lei cosa sta succedendo alla squadra?

Io non riesco a capire. Ho seguito tutte le partite in Gradinata Nord e , dall’esterno, i giocatori mi danno l’idea di non capire cosa vuol dire giocare a Marassi, dimostrando poco impegno e voglia, l’unico che si salva è Kucka. Un‘altra spiegazione è che molti di loro non siano all’altezza di un palcoscenico come la serie A e facciano fatica a giocare.

 

Da quando è uscito Borriello il Genoa non ha più segnato, un dato più che mai vero. L’attacco rossoblù senza l’ex romanista non è capace a segnare.

E’ proprio questo il problema: è fare gol. Immobile corre tantissimo, lotta contro tutto e tutti, ma quando si trova davanti alla porta è poco lucido proprio per questo motivo, dovrebbe essere supportato. Hallenius non lo avevo mai sentito nominare prima di ieri sera e non sembra decisamente all’altezza. Io posso fare molto meglio: se c’è bisogno io ci sono. Io tornerei al Genoa, per aiutare lo spogliatoio, per far capire cosa vuol dire giocare per il Grifone. Non mi piace vedere tutta quella gente che soffre in Gradinata Nord. Ragazzi, ragazze, anziani che danno la vita, la voce e il cuore per questa squadra. Con me in campo le cose potrebbero cambiare e io me la sento di giocare anche da domani. Io sono pronto.

Per di più Delneri te l’hai avuto ad Empoli, quindi sotto questo punto di vista saresti anche avvantaggiato. Ma secondo lei è l’allenatore giusto per il Genoa?

Delneri è un grandissimo allenatore. Ma purtroppo non sono gli allenatori a fare una squadra sono i giocatori. La rosa rossoblù è troppo giovane ci andrebbe qualche elemento di esperienza a guidare questi ragazzi. Per di più pesano troppo gli infortuni di Rossi, che dà sempre tutto, di Vargas: in più abbiamo visto solo 20 minuti di Jankovic e di Borriello. Forse con il rientro degli infortunati qualcosa potrebbe cambiare.

Se ora lei si trovasse all’interno dello spogliatoio del Grifone cosa farebbe?

Prima di tutto direi la mia e poi ci dovremmo mettere in cerchio e guardarci tutti negli occhi. Questo servirebbe per unire il gruppo e trovare serenità, quella che ora i giocatori non hanno. Quella serenità che ti rende più semplici le cose. Infine la voglia di far bene per questi colori per questa gente che fino alla fine ha cantato.

Dalla Gradinata Nord durante la partita si sono alzati più volte cori contro Preziosi e le decisioni societarie. Qual è la sua idea in proposito?

Preziosi l’ho conosciuto quando ho giocavo nel 2005 nel Genoa. Poi quando sono andato via non ho più seguito dall’interno le vicende societarie. Quello che sento dalla gente è la loro stanchezza riguardo alle promesse fatte e poi non mantenute. Lui per il Genoa ha sempre fatto benissimo: forse adesso certe scelte sono state un po’ affrettate. Ma se ha promesso un grande miglioramento per gennaio sono convinto che lo farà, altrimenti sarebbe veramente dura per il Grifone.

In conclusione arriviamo alla partita di domenica che sarà sicuramente un crocevia molto importante. Cosa si aspetta?

Partita difficilissima. Il Siena in casa gioca molto bene ed è ancora infuriato per i 4 gol presi dal Cagliari. Cosmi avrà una voglia matta di vincere. Io però mi aspetto un Genoa che lotti, pronto a far di tutto per trovare i tre punti, poiché le prossime due partite le giocherà con Napoli e Sampdoria. Impegni tutt’altro che semplici.

Alessandro Casu

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